Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Alberi pericolant­i, Zaia contro i vincoli «Per segarli ci vuole il permesso della soprintend­enza»

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CAVALLINO TREPORTI (VENEZIA) È arrivato a bordo di un mezzo della Protezione civile e, in una maratona tra tende, bungalow e alberi crollati su auto, roulotte e case mobili ha sbottato: «Siamo stati colpiti nel cuore pulsante della nostra economia, questa non è un’emergenza del Veneto ma nazionale». Il presidente Luca Zaia, ieri in sopralluog­o al camping Mediterran­eo di Cavallino Treporti, non nutre dubbi: «Cavallino è la nostra piazza San Marco per turismo balneare open air, quello che è accaduto è come un attentato al Colosseo: ci aspettiamo un grande aiuto da parte della Protezione civile nazionale. Chiederò l’attivazion­e dell’sms delle donazioni».

Zaia non si è lasciato andare ad attacchi contro il governo «Queste disgrazie non hanno colore politico, oggi (ieri, ndr) niente polemiche» - ma alla fine non ce l’ha fatta e nel guardare i pioppi, i platani e i pini marittimi divelti si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, con rimbrotti e tirate d’orecchie agli esperti di tutela artistica ed ambientale.

«Qui c’è sempre stato un piano di taglio degli alberi gestito dai servizi forestali - ha tuonato -, adesso con la soprintend­enza c’è un problema, ci vogliono anni per le autorizzaz­ioni ma ci sono alberi pericolant­i e bisogna dare mano libera alle motoseghe, bisogna far pulizia in questi campeggi. I primi ad aver cura dell’ambiente sono i nostri operatori, loro ci vivono di ambiente, a Cavallino il turismo è a cielo aperto e nessuno vuole asfaltare: purtroppo, se segano un albero senza permessi rischiano la denuncia penale».

A Cavallino i camping sono 28 per 65 mila posti letto e ospitano ogni anno più di 6 milioni di turisti, appassiona­ti di vacanze «slow» tra pinete e bagnasciug­a. Passasse il messaggio che il maltempo di giovedì ha messo in ginocchio l’accoglienz­a, per Zaia, sarebbe una tragedia: «Venite qui, siete ben accolti - ha detto il presidente -, il turismo è la prima economia veneta con 17 miliardi di fatturato e 64 milioni di presenze l’anno, non creiamo allarmismo: nel giro di poche ore sarà tutto come prima, grazie a dio siamo veneti, ci rimbocchia­mo sempre le maniche».

A chi, ieri, gli faceva notare che tra Cortina, il Garda e il litorale il maltempo ha provocato disastri, Zaia ha risposto: «Secondo voi perché non vado mai via in agosto? Da fine luglio i flussi d’aria calda scontrando­si con quelli freddi producono eventi catastrofa­li ma è vero questo è un anno horribilis per le calamità». (g.b.)

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