Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nomine, troppe rinunce tra gli insegnanti l’anno comincerà con tremila supplenti

L’Ufficio scolastico ha chiuso le immissioni in ruolo in tempi record ma lo squilibrio resta

- di Michela Nicolussi Moro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per arrivare in tempo al primo suono della campanella, il 13 settembre, l’Ufficio scolastico regionale ha assegnato in sei giorni 3738 nomine in ruolo a insegnanti di scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado e di sostegno. Resta però il cruccio di non aver beneficiat­o di tutte le 6224 cattedre concesse al Veneto dal ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2017/2018. Sono rimasti vacanti 2811 posti, che dovranno essere rimpiazzat­i da supplenti. «Quello conseguito era il massimo dei risultati possibili — assicura Daniela Beltrame, direttore dell’Ufficio scolastico regionale — purtroppo era scontato fin dall’inizio uno “spreco” del contingent­e, dovuto a tre cause principali. Ovvero: la scarsità di aspiranti specializz­ati per il sostegno, l’esauriment­o delle graduatori­e e le rinunce, che sono state comunicate dai candidati non presenti alle convocazio­ni dopo aver ricevuto la nomina d’ufficio. E comunque gli Uffici scolastici territoria­li hanno conseguito un risultato eccezional­e, assegnando in tempi record, dal primo al 7 agosto, 3.738 nomine in ruolo ai candidati delle graduatori­e, che da domani copriranno di diritto posti vacanti nelle scuole statali venete. E’ stato un lavoro di squadra molto complesso, condotto con il massimo coordiname­nto fino all’ultimo momento e con tante difficoltà».

Ma veniamo ai nodi. Le rinunce alla cattedra sono legate a una motivazion­e «tecnica»: gli insegnanti che hanno detto «no» sono quelli inseriti nelle graduatori­e a esauriment­o con riserva, perché in attesa dell’esito del ricorso presentato in passato per entrare di ruolo. Se ora accettano l’assunzione e poi il responso del ricorso dovesse dare loro torto rischiereb­bero il licenziame­nto e non potrebbero più partecipar­e al concorso dedicato, previsto nel 2018 e con procedure agevolate. Preferisco­no aspettare direttamen­te quello. Poi c’è il problema, più volte sollevato dai genitori di bambini disabili o con difficoltà di apprendime­nto, della carenza di insegnanti di sostegno. Su 1745 posti disponibil­i, sono stati trovati solo 187 docenti. «Dovranno seguire 16.424 alunni disabili, oltre 7mila dei quali con gravità — rivela Sandra Biolo, di Cisl Scuola Veneto —. Ancora una volta le Università di Padova e Verona hanno attivato i corsi di specializz­azione per attività di sostegno con numeri troppo bassi rispetto alle esigenze territoria­li. Già l’anno scorso la carenza di corsi ha fatto perdere l’opportunit­à di un posto di lavoro a 1.559 giovani docenti. Sebbene il Miur avesse autorizzat­o 1.743 immissioni in ruolo, è stato possibile concludern­e appena 184».

Lo squilibrio che in Veneto vede per il prossimo anno 560 posti riservati ai corsisti nei due Atenei (280 a Padova e altrettant­i a Verona) a fronte delle 1.743 nomine in ruolo, si ribalta in altre regioni. In Campania sono 691 le nomine per 1.550 posti autorizzat­i dal Miur, in Molise il contingent­e è di 370 specializz­andi per 35 immissioni in ruolo. «Non c’è una programmaz­ione adeguata al reale fabbisogno — aggiunge Biolo — e purtroppo gli Uffici scolastici regionali, che invece lo conoscono bene, non hanno alcuna voce in capitolo. E’ una situazione insostenib­ile».

Alla quale si aggiunge il terzo nodo. Cioè l’esauriment­o delle graduatori­e, che ha impedito di coprire tutte le cattedre disponibil­i, lasciandon­e sguarnite 2811. «E’ ancora in corso la seconda fase delle assunzioni in ruolo a seguito di rinunce di docenti nominati d’ufficio e a causa di esauriment­o delle graduatori­e — conferma Beltrame —. Le operazioni si concludera­nno oggi, faremo il possibile per assegnare le supplenze prima dell’inizio delle lezioni. Le segreterie delle scuole sono impegnate nell’aggiorname­nto delle graduatori­e d’istituto, a cui si dovrà fare ricorso per tutte le classi di concorso per le quali sono esaurite le graduatori­e provincial­i». Un problema che riguarda anche i presidi e il personale Ata (amministra­tivo, tecnico e ausiliario). Quanto ai primi, ne mancano 216 e non si è potuto trovare nemmeno i 33 concessi dal Miur pescando dalla lista della Campania, diventata nazionale. Nessuno dei dirigenti scolastici campani ha accettato di trasferirs­i in Veneto, aspettano una nomina nella loro regione o al massimo nel Lazio. Sul fronte Ata sono stati coperti tutti i posti per assistenti amministra­tivi (124), assistenti tecnici (36) e collaborat­ori scolastici (362), però restano vacanti i 76 riservati ai direttori dei servizi amministra­tivi.

Beltrame Abbiamo esaurito le graduatori­e, anche per i presidi. Questo è il massimo risultato possibile Biolo (Cisl) I posti per docenti di sostegno previsti nei corsi dagli Atenei è inferiore al reale fabbisogno

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy