Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Zerovskij», musica e teatro dell’assurdo con Renato Zero
Non sarà un concerto. E nemmeno un’opera teatrale o un musical. «Zerovskij», in scena oggi e domani all’Arena di Verona (ore 21, info www.renatozero.com), è somma e sintesi delle tre cose, un «luogo nuovo» dove Renato Zero ha deciso di far incontrare lo «Zeropensiero» e il teatro dell’assurdo. «Arrivare all’Arena con un’opera come questa è qualcosa che mi mette davvero in soggezione – ha detto Zero, che nel 2017 festeggia i 50 anni dal suo esordio discografico – sicuramente è il progetto più ambizioso della mia carriera, ma a questo punto della vita avevo bisogno di uscire dal pop per dare un’occhiatina altrove». Nella doppia data areniana non si ascolteranno i cavalli di battaglia del «Re dei Sorcini» come «Il cielo», «Triangolo», o «Mi vendo». Le uniche canzoni del repertorio inserite nella pièce saranno funzionali a una narrazione che si basa essenzialmente sul doppio concept album «Zerovskij - solo per amore», fatto uscire a maggio proprio per far conoscere ai fan i brani dello spettacolo di «teatro totale». «Sarà come una seduta analitica di più di tre ore con personaggi come Adamo ed Eva, Vita, Odio, Amore, Tempo e Morte, un’orchestra sinfonica di 62 elementi più 30 di coro, oltre alla mia fedele band – ci ha spiegato il cantautore - ho scritto questo racconto basandomi su una visuale totale del pianeta, ho cercato di capire questo tempo. Ovviamente non ho risposte, ma mi piace calarmi come Maiorca nelle profondità».