Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pistola contro il ragazzo perché è nero

Villorba, minacciava un ragazzo africano: arrestato con l’aggravante dell’odio razziale

- Citter

VILLORBA (TREVISO) Un uomo di 66 anni, di orgine argentina e residente a Villorba con la compagna, è stato arrestato per avere pesantemen­te minacciato con una pistola un ragazzo ventenne del Burkina Faso, artigiano e regolare, che passava davanti a casa sua per andare a trovare la fidanzata.

A quanto pare, l’unico motivo di tanta aggressivi­tà era il colore della pelle del giovane africano, tanto che all’uomo viene contestata l’aggravante dell’odio razziale.

VILLORBA Prima lo ha insultato, poi lo ha minacciato e inseguito armato di pistola, costringen­dolo a cercare riparo dai carabinier­i. La sua colpa? Avere la pelle nera.

Questo è il motivo per il quale un 66enne di origine argentina ha aggredito un ragazzo del Burkina Faso, artigiano e regolare in Italia. L’uomo è finito in manette con l’accusa di porto abusivo di armi e minaccia aggravata dall’odio razziale e si trova ora agli arresti domiciliar­i.

Il fatto è accaduto intorno alle 23 di giovedì sera in via Palestro a Villorba, dove il sudamerica­no vive insieme alla compagna 57enne. Da giorni, secondo quanto denunciato dalla vittima, quell’uomo lo insultava solo perché passava davanti alla sua abitazione. Lui ci passa spesso perché, poche case più in là, vive la fidanzata, che il ventenne africano va a trovare ogni giorno. E la sua sola presenza avrebbe infastidit­o il pensionato 66enne, al punto da indurlo a ricoprire il giovane di insulti razzisti. Il motivo di tanto odio sarebbe la pelle nera del ragazzo, che giovedì sera ne ha avuto abbastanza e gli ha risposto. Ne è nato un alterco, al culmine del quale il 66enne è corso in casa e ha preso una pistola, minacciand­o di morte il ragazzo, che è scappato. Ma l’uomo lo ha inseguito, tanto che il ventenne è corso fino alla caserma dei carabinier­i, chiedendo aiuto. Subito è stata fatta partire una pattuglia, arrivati in via Palestro i militari hanno trovato l’argentino in casa. Come se nulla fosse. Davanti alle contestazi­oni però, l’uomo ha ammesso di aver perso la testa. I carabinier­i, perquisend­o l’abitazione, hanno anche trovato la pistola, calibro 7.65, regolarmen­te detenuta dalla compagna dell’uomo, che è stata denunciata per omessa custodia. Per il 66enne sono invece scattate le manette, con la pesante accusa di aver agito per odio razziale. (m.cit.)

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