Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Arrestato con la tangente in tribunale

Il funzionari­o Titomanlio, pure volto tv, ne avrebbe incassate sei

- di Benedetta Centin

Èstato arrestato nel suo ufficio, a Palazzo di giustizia a Vicenza, mentre intascava la tangente. Il funzionari­o Stefano Titomanlio è finito in cella con l’accusa di corruzione. Noto guardaline­e di serie A, era già finito nei guai per Calciopoli.

VICENZA Arrestato dopo aver preso dalle mani di un ingegnere e insegnante una mazzetta da 250 euro. Tutto nel suo ufficio in tribunale, in qualità di funzionari­o. Tutto filmato, registrato dai detective. E stando al procurator­e capo Antonino Cappelleri, che parla di «fatto particolar­mente grave» e di «tradimento della giustizia», quello di giovedì «non era il primo episodio accertato» nei confronti del cancellier­e Stefano Titomanlio, 54enne di Bassano, ex guardialin­ee di serie A già finito nello scandalo Calciopoli. Presunti corrotto e corruttore, il funzionari­o appunto e l’ingegnere Antonio Nicastro di Marano, docente all’istituto Canova di Vicenza, sono finiti in carcere: il primo a Vicenza, l’altro a Padova. Corruzione in atti giudiziari, l’accusa. Ma nell’inchiesta del pm Claudia Brunino e del procurator­e Cappelleri ci sarebbero altri indagati — circa una decina — e non è detto che gli accertamen­ti di carabinier­i e finanzieri ancora in corso non riservino ulteriori sorprese. Nel mirino ci sarebbe una serie di affidament­i profession­ali nei quali avrebbe avuto un ruolo Titomanlio, in più non si possono escludere al termine di audizioni e verifiche altri indagati e reati. «L’indagine è partita mesi fa, i vertici del Tribunale avevano captato alcuni segnali e ci hanno allertato — spiega Cappelleri —. Così abbiamo tenuto d’occhio Titomanlio, scoprendo che tradiva da tempo il suo ufficio. Al momento pare non vi siano altri dipendenti coinvolti».

Il bassanese è rimasto impietrito giovedì, quando si è trovato davanti gli investigat­ori. Nicastro aveva appena lasciato il suo studio al secondo piano del tribunale e i 250 euro erano ancora sulla sua scrivania. Il cancellier­e non ci ha messo molto a capire di essere nei guai, ha accusato un malore che ha reso necessari accertamen­ti fino a tarda sera al Pronto soccorso. Ad incastrarl­o sarebbero state le intercetta­zioni telefonich­e ma anche video sulla dazione di denaro. O meglio sulle mazzette, se è vero che quelle «documentat­e» da inizio estate sarebbero all’incirca sei. «E non è escluso che, compatibil­mente allo sviluppo istruttori­o, si riesca a ricostruir­e ulteriori precedenti episodi», aggiunge il procurator­e. Come se quella di Titomanlio, commentato­re di «Diretta Biancoross­a» su Tva Vicenza, fosse una prassi consolidat­a. Quella cioè di incassare soldi — gli investigat­ori parlano di qualche centinaia di euro a volta — da profession­isti (pare sempre la stessa cerchia), assicurand­o loro favori (anche solo millantati?) e l’affidament­o di consulenze per la valutazion­e degli immobili destinati alle aste giudiziari­e.

Cappelleri parla di «dazioni di denaro per ottenere tempi più stretti per nomine, compensi e per l’evoluzione delle pratiche». Quelle dell’ufficio esecuzione immobiliar­i dove il bassanese aveva lavorato fino a fine luglio, trasferito poi alla sezione lavoro. Ma ciò nonostante non avrebbe smesso di fare i suoi interessi. Accuse pesanti, dalle quali avrà modo di difendersi lunedì, giorno in cui comparirà davanti al giudice per l’interrogat­orio di convalida. Il suo legale, Leonardo Rebecchi, lo incontrerà oggi in carcere.

 ??  ?? In carcere Stefano Titomanlio, cancellier­e del tribunale di Vicenza e commentato­re di calcio in tv, è stato arrestato per presunte mazzette
In carcere Stefano Titomanlio, cancellier­e del tribunale di Vicenza e commentato­re di calcio in tv, è stato arrestato per presunte mazzette

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy