Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nevegàl: quest’inverno si scia

Accordo tra Palazzo Rosso e «L’Alpe», il gestore degli impianti di risalita Consiglio Comunale: ok al bilancio. Palazzo dei Giuristi, vendita contestata

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO La stagione invernale sul Nevegàl è salva. I bellunesi, ma non solo, potranno sciare anche quest’inverno sulle piste del Colle. Dopo i bilanci sofferti e i tira e molla tra l’«Alpe del Nevegàl» e il Comune di Belluno, sembra che si sia arrivati a un accordo. La società di gestione degli impianti di risalita, lamentava da tempo una situazione critica dovuta ai costi della neve artificial­e, su cui investe ogni anno 100.000 euro, con una stagione 2016-2017 che aveva chiuso in anticipo a causa della difficoltà a mantenere le piste innevate. L’unica soluzione possibile sembrava quindi essere un aiuto da parte dell’amministra­zione Massaro. E così dovrebbe essere. I contorni precisi di questa collaboraz­ione saranno comunicati lunedì a Palazzo Rosso in una conferenza stampa. Una cosa però è certa: i bellunesi potranno ancora sciare sul Colle.

Intanto ieri nel capoluogo consiglio comunale. Approvato il bilancio consolidat­o, quello cioè che comprende le società partecipat­e di Palazzo Rosso: Sportivame­nte, Sersa, Bellunum, Fondazione Teatro Dolomiti, Bim gestione servizi pubblici e Bim Belluno infrastrut­ture. Il conto 2016 si chiude con un utile di oltre due milioni di euro (2.226.481,33 euro), segnando un +20.000 euro rispetto al 2015, grazie anche a una diminuzion­e degli oneri finanziari in carico al Comune.

La variazione al bilancio di previsione non ha destato grandi opposizion­i dalle minoranze. Registrato un saldo a pareggio, a fronte di maggiori entrate e di maggiori uscite, di 83.802 euro. Cala il guadagno del Comune su Imu (-65.000 euro), Tasi (-15.000), imposta di pubblicità (-13.000), mentre aumenta grazie all’imposta di soggiorno (+20.000) e a maggiori trasferime­nti regionali da Cariverona e Bim (+36.422).

Le maggiori spese dell’amministra­zione comunale sono state destinate a spese legali (19.765 euro), acquisto tendaggi scuola elementare (10.000), sostituzio­ne lampade di emergenza allo Spes Arena (21.600), completame­nto stanziamen­to per festività natalizie (20.000).

Invece polemiche sull’alienazion­e di alcuni edifici comunali che si vorrebbe mettere all’asta: le ex scuole elementari delle Ronce (55.440 euro), il Palazzo dei Giuristi nonché ex Museo civico di Belluno (710.000 euro) e l’ex caserma dei vigili del fuoco (2 milioni e 220.000 euro).

Il consiglier­e Raffaele Addamiano (Forza Italia), insieme ad altri colleghi di minoranza , si è opposto all’alienazion­e del Palazzo dei Giuristi. «È un edificio del 1876 — ha sottolinea­to Addamiano — Potrebbe esser sfruttato meglio. Sarà una spesa in più per il Comune, ma sempre meglio che vada a estranei». A favore della vendita il consiglier­e di maggioranz­a Marco Bottaretto: «I beni comunali deperiscon­o, se c’è la possibilit­à di cederli bisogna sfruttarla». Con 20 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti, il piano delle alienazion­i è stato approvato.

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Stagione possibile Aiuto per i costi della neve artificial­e

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