Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gang dei rapinatori di quest’estate «Quarto colpo contro il dentista»

L’ulteriore accusa della Procura ai tre giovani «bene» arrestati

- Federica Fant © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Interrogat­o ieri mattina, in carcere, Mattia Lotto, 19 anni, uno dei tre rapinatori degli assalti estivi. Ai banditi viene contestata anche la rapina al dentista, sempre a Santa Giustina, avvenuta nella notte tra il 1 e il 2 settembre. L’interrogat­orio è stato secretato. I tre giovani, incensurat­i e benestanti, erano aggressivi e temerari. Il più anziano dei tre malviventi, il 30enne Daniel Nigro, è un gelatiere in Germania. Gli altri due componenti della gang sono Mattia Lotto, 19 anni e il neomaggior­enne S. F., all’epoca dei fatti minorenne.

Il primo colpo fu a Cirvoi il 22 luglio scorso: un’anziana era stata minacciata con un coltello e legata da due giovani a volto coperto che cercavano una cassaforte con dentro 20 mila euro. La sera del 24 luglio a Feltre la gang aggredì un’escort transessua­le nell’appartamen­to in cui lavorava. Il 16 agosto, alla sala slot «Paloma» di Santa Giustina, alle 3 di notte, armati di pistola, avevano razziato l’incasso.

Ieri in Tribunale è stato assolto dall’omicidio colposo per la morte della moglie in un incidente stradale del luglio 2016 l’87enne bellunese A.B. Prima dello scontro frontale tra la sua Fiat «Panda» e un’Audi A3, sulla statale «Alemagna» a Longarone, fu colpito da un «rallentame­nto cardiaco che limita la capacità di reazione». Altro processo in tribunale: una madre 40enne si porta in Serbia il figliolett­o di 4 anni e il padre non lo vede per più di due anni, ora risponderà di sottrazion­e e intratteni­mento di minore all’estero.

Ieri anche la notizia che il legale di Fabio Laritonda ha presentato appello per la condanna a un anno per l’evasione dai domiciliar­i di fine agosto. La difesa del principale indagato nell’inchiesta sull’esplosione della pizzeria «Mordi e fuggi» di Pieve di Cadore nella notte del 24 aprile scorso, evidenzia come l’uomo era già stato controllat­o dalle forze dell’ordine. Lui dopo era stato pizzicato fuori casa.

La sentenza Assolto marito per la morte della moglie in uno schianto: ebbe un malore alla guida

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