Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Piccoli Comuni Con la legge ad hoc sarà caccia ai fondi
BELLUNO Giovedì a Roma il Senato ha approvato definitivamente la legge Realacci che prevede fondi a favore dei Comuni con una popolazione inferiore o uguale ai 5.000 abitanti. Dal 2017 al 2023 avranno a disposizione 100 milioni di euro, 10 milioni il primo anno e 15 milioni gli anni successivi, per i loro progetti.
«Una legge che avrà ricadute su territorio, economia, cultura e ambiente — afferma il deputato Roger De Menech (Pd) — Un provvedimento importante che rimette al centro territori un tempo definiti marginali e che cerca di far fronte a problemi concreti che interessano il nostro Paese e territori come la nostra Provincia: lo spopolamento, l’invecchiamento, l’indebolimento dei servizi pubblici». Si tratterà, in realtà, di una corsa all’ultimo bando di gara per i progetti: in Italia i piccoli Comuni sono il 70%, esattamente 5.567. Nel Veneto sono 303 su 575 (52,70%).
La provincia di Belluno parte però avvantaggiata perché ha la possibilità di sfruttare e agevolare progetti già esistenti e già in parte finanziati. Un esempio su tutti, il progetto per l’incentivazione alla residenzialità per cui sono stati stanziati 4,5 milioni di euro, di cui due milioni dal Fondo dei Comuni di confine (Fcc). Un altro è quello per la realizzazione di punti-vendita diretta nel Feltrino (un milione 450 mila euro di cui 1,3 dal Fcc) e nell’Agordino (500.000 di cui 450.000 dal Fcc). Infine, il progetto «Banda Larga» (voucher digitali) per impiantare il web super-veloce nelle zone dove la redditività di mercato non lo permetterebbe (un milione di euro di cui 446.000 da Fcc).
«Lavoreremo per aumentare il fondo dedicati ai piccoli Comuni — sottolinea Federico D’Incà, deputato bellunese del Movimento 5 Stelle – perché diventi un motore di sviluppo nelle aree colpite dal calo demografico».