Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Futuro del Canova, Garatti (AerTre) chiede un incontro ai vertici di Save

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TREVISO Le variabili e le incognite sull’aeroporto Canova cominciano ad essere tante: le polemiche sul masterplan di sviluppo, la decisione del Comune di vendere le quote di AerTre e di Save, la sostenibil­ità ambientale dell’infrastrut­tura, la crisi del principale vettore Ryanair e le tratte a rischio, i lavori di manutenzio­ne della pista e la chiusura dello scalo per due settimane. Per questo il presidente di AerTre, Gianni Garatti, ha chiesto a Enrico Marchi, presidente di Save, un incontro nei prossimi giorni: «Il territorio ci chiede delle risposte che dobbiamo dare».

Garatti cerca il dialogo: «L’aeroporto Canova è uno straordina­rio strumento di promozione del turismo – spiega, nella doppia veste di presidente di AerTre e del Consorzio Marca Treviso -. Ha grandi potenziali­tà e 3 milioni di utenti all’anno. Conosciamo i disagi che può portare, ma offre anche molti benefici in termini di indotto. È un’opportunit­à che non va persa, dobbiamo metterlo a sistema». Motivo per cui è stata aperta, al primo piano delle partenze, una vetrina promoziona­le di vini, formaggi, radicchio e cultura, con materiale informativ­o e degustazio­ni. Da domani al 18 ottobre però il Canova chiude: la pista richiede lavori di manutenzio­ne e tutti i voli sono stati spostati a Venezia. (s.ma.)

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