Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Quindicimila lampioni nuovi per Treviso
L’illuminazione pubblica in gestione ai privati: risparmi e maggiore efficienza
TREVISO Il Comune di Treviso prepara un bando pubblico per affidare ai privati il servizio di illuminazione, attraverso un project financing. L’obiettivo è quello di realizzare un consistente risparmio energetico (bolletta giù del 70%) e di procedere gradualmente alla sostituzione di tutti i 15 mila punti luce della città (centro e quartieri) con nuovi lampioni a maggiore efficienza energetica. Il sindaco: «Dove c’è luce c’è anche maggiore sicurezza».
TREVISO In Comune ci credono già da un po’, e adesso anche in Regione: Treviso è candidata al ruolo di capitale italiana della cultura per il 2020 e vuole portare a casa il titolo. Così la politica sotterra l’ascia di guerra, centrosinistra e Lega guardano dalla stessa parte, anche se si contendono l’idea e l’iniziativa.
Riccardo Barbisan, consigliere regionale leghista, ha manifestato la disponibilità di Palazzo Balbi a Ca’ Sugana: «Il percorso verso la candidatura di Treviso è iniziato a febbraio con una mozione presentata dai consiglieri comunali della Lega. Il riscontro positivo dato dal governatore Luca Zaia è la dimostrazione concreta di quanto la Regione sia a fianco della città».
L’ amministrazione cittadina ha colto subito l’ opportunità e negli scorsi mesi Treviso si è fatta avanti per l’ambito rico- noscimento. Della stesura del progetto e del dossier da consegnare alla commissione aggiudicatrice è stata incaricata la società Infinitearea, che aveva già preparato il piano per la candidatura di Montebelluna lo scorso anno (arrivando fra i dieci finalisti). In quel caso era stata centrale la cultura d’impresa e del lavoro, pilastro della Pedemontana, mentre il capoluogo vuole offrire altro: i festival dai fumetti alla lettera- tura alla musica, eventi, gli affreschi della città dipinta, i musei cittadini e la collezione Salce. Non c’è occasione in cui giunta e consiglieri non ribadiscano l’importanza dell’occasione, ma anche le associazioni che si occupano di cultura e promozione stanno mettendo in rete le esperienze.
«Sempre di più la cultura rappresenta un cardine per lo sviluppo e la crescita del territorio. Avere Regione e Comune che corrono insieme – ha sottolineato Barbisan - con l’unico obiettivo di ottenere la nomina a capitale italiana della Cultura 2020, è un segnale importante di unità e compattezza che porterà beneficio al territorio. Questo riconoscimento potrà avere un riflesso positivo sul turismo e le attività economiche della città e della provincia».