Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Venete, Intesa accorpa altre 47 filiali e apre 20 centri imprese La vendita di Bim e i dubbi intorno all’ultima trattativa
VENEZIA Intesa accorperà 47 filiali in più in Veneto nel weekend dell’8 dicembre e pianifica l’apertura di altre 20 filiali imprese. E intanto, sul caso della vendita di Bim, si moltiplicano i dubbi sulle modalità con cui i commissari liquidatori di Veneto Banca hanno aggiudicato al fondo Attestor i venti giorni di trattativa in esclusiva. Avanzano le iniziative di riassetto di quel che resta delle ex popolari venete. Da un lato con la trattativa tra i sindacati e i vertici di Intesa Sanpaolo intorno all’integrazione delle reti. Nel round di ieri del tavolo, che ora tornerà a riunirsi il 12 e 13 ottobre, con l’obiettivo di chiudere l’accordo sulla parte dei tremila esuberi nel perimetro Intesa, la banca ha comunicato che nel decisivo weekend con cui le filiali delle ex popolari passeranno ad operare sui sistemi informatici di Intesa, oltre alle 47 filiali che saranno chiuse (di queste 37 nel Veneziano), altre 47 su 52, stavolta delle ex popolari, saranno accorpate. Non ancora fisicamente, ma solo da un punto di vista dell’identificazione e dell’informatica, con una delle due che diventerà distaccata della filiale principale. Una scelta che prelude poi in prospettiva alla chiusura della sede secondaria. In più ieri la banca ha comunicato di puntare ad aprire altre 20 filiali imprese in Veneto. Banca e sindacati risultano invece divisi dall'uso del part-time, che i sindacati vorrebbero incentivare: il risultato per ora però è che risulta sospesa la conferma del 50% dei part-time nelle due venete (riguarda il 10% dei novemila dipendenti) e che vanno confermati entro fine anno. Sarà uno dei nodi centrali da risolvere, insieme alla mobilità territoriale del personale e al demansionamento dei direttori di filiale che non lo saranno più, per chiudere l’accordo complessivo entro l’inizio di novembre.
Intanto, sul fronte della vendita delle partecipate, aumentano i rumors intorno alla vendita di Bim. Che riguardano l’ultima fase della trattativa, con cui i commissari hanno stabilito, una settimana fa, di attribuire i venti giorni di trattativa in esclusiva per la vendita al fondo Attestor. Questo dopo che, giovedì scorso, le indiscrezioni avevano dato in vantaggio invece l’offerta della compagnia di riassicurazione Barents. Prima che a tarda sera, agli sgoccioli rispetto alla scadenza, l’orientamento cambiasse all’improvviso. Nonostante, secondo alcune indiscrezioni, che l’offerta di Attestor fosse meno vantaggiosa sul piano economico. Si vedrà a questo punto se la partita è da considerarsi conclusa o se potrà riservare ulteriori sorprese, al termine del periodo di 20 giorni di esclusiva.