Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Barriere antiterrorismo e controlli Fiere di San Luca presidiate
E i giostrai vanno a «scuola di sicurezza» per un pronto intervento
TREVISO Si sono dovute adeguare anche le Fiere di San Luca alle nuove normative anti terrorismo, imposte dal capo della polizia Gabrielli a tutti gli eventi con elevato afflusso di pubblico: sicurezza dei luoghi e tutela dell’incolumità dei presenti sono le linee guida. Per questo motivo agli accessi principali sono stati posizionati dei blocchi di cemento che potranno fermare eventuali sfondamenti di mezzi pesanti, mentre l’area di divertimenti in Prato della Fiera, fra giostre, bancarelle e stand gastronomici, sarà presidiata dalle forze di polizia e monitorata costantemente dagli attrazionisti, che hanno preso parte a un corso antincendio per poter intervenire in caso di necessità. Sono previsti anche degli strumenti di dialogo immediato fra i vari stand: ogni azione sarà coordinata e rapida. Nessuna pubblica amministrazione e nessun organizzatore privato ormai possono più preomicida scindere dal rispetto delle nuove regole introdotte dopo i recenti attacchi terroristici in europa, con camion che travolgono la folla nelle aree pedonali, e dopo la follia di piazza San Carlo, a Torino, dove una festa di popolo è diventata una calca per l’assenza delle necessarie vie di fuga e misure d’emergenza. Così una tradizione millenaria come quella delle Fiere di San Luca, iniziata con una fiera del bestiame sull’ansa del fiume Sile e diventata un gigantesco luna park, si adegua ai tempi che corrono. Sono aperte tutti i giorni fino al 22 ottobre: dal lunedì al sabato dalle 14.30 a mezzanotte; la domenica a partire dalle 9 del mattino. I mercoledì sono dedicati agli studenti delle elementari e medie con biglietti omaggio; sabato 21 ottobre ci sarà lo spettacolo pirotecnico. Ci sono cento attrazioni di spettacolo viaggiante e 14 stand gastronomici.
Sulla manifestazione negli ultimi anni si è posato lo sguardo critico dell’amministrazione comunale e delle associazioni di tutela del paesaggio, con manifeste intenzioni di far traslocare una parte del parco divertimenti o almeno ridimensionarlo nel rumore, nelle dimensioni e nel disagio ai residenti di un’area di pregio storico e paesaggistico. Ma è meglio non parlarne in questi giorni di festa: fino al 2018 rimarranno lì dove sono.