Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Non abusò dell’allievo» Maestro di musica assolto in appello dopo sette anni
POSSAGNO La corte d’appello di Venezia ribalta la sentenza di primo grado e scagiona il maestro di tromba. I giudici veneziani, infatti, hanno assolto «perché il fatto non sussiste» Davide Pauletto, il 38enne insegnante di musica di Possagno che nel 2013 era stato condannato a 4 anni di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici e un risarcimento di 30 mila euro per una presunta violenza sessuale commessa ai danni di un allievo all’epoca dei fatti 15enne. Grande la soddisfazione dei difensori Fabio Pinelli e Lodovico Fabris, che sono riusciti a dimostrare l’innocenza del loro assistito e ribaltare una sentenza, quella del tribunale di Treviso, «che fin dall’inizio avevamo ritenuto profondamente ingiusta e che aveva condannato l’insegnante pur in assenza di contestazioni di condotte violente – spiega l’avvocato Pinelli -. La formula il fatto non sussiste, pur nella doverosa attesa delle motivazioni, parla da sé». Con l’assoluzione sono state revocate anche le relative interdizioni. Si chiude così una vicenda durata oltre 7 anni e iniziata con la denuncia dell’allievo di un istituto musicale della Pedemontana nei confronti di Pauletto. Il giovane aveva raccontato di aver subito le attenzioni particolari del maestro che, con la scusa di insegnargli una tecnica di respirazione, gli avrebbe palpeggiato i genitali. Molestie che il ragazzo aveva raccontato in aula, durante il processo a Treviso: «Diceva che così sentiva il movimento del diaframma. Lui lo faceva a me e io a lui», aveva detto. Spiegando altresì di aver accettato perché «il maestro era il mio modello e speravo che così avrei imparato bene a suonare».
A confermare il quadro accusatorio era stata anche una bidella dell’istituto musicale che, entrando nell’aula, aveva visto l’allievo seminudo. L’impianto accusatorio, però, è stato demolito durante il processo d’appello a Venezia, che ha portato l’assoluzione per Pauletto. (m.cit.)