Da casa spariscono gioielli per 13 mila euro: la colf incastrata dai Compro Oro

TREVISO Va in vacanza per l’estate, torna a casa a settembre e scopre di essere stata derubata di tutti i gioielli. E a ripulirla di anelli, collane e orologi per un valore di 13 mila euro, scopriranno poco dopo i carabinieri, era stata la colf. Vittima del furto è stata una 50enne insegnante trevigiana che a giugno, finito il lavoro a scuola, ha chiuso l’abitazione casa ed è partita per una lunga vacanza che l’ha tenuta fuori da Treviso per tutta l’estate. A settembre, al suo rientro, la donna ha però fatto la brutta scoperta. Dalla casa erano spariti tutti i preziosi e i ricordi di una vita.

Sconvolta e incredula si è rivolta ai carabinieri per denunciare l’accaduto, credendo si trattasse dei raid di un ladro qualunque. Sul posto sono arrivati i militari del reparto scientifico, che hanno effettuato i rilievi a caccia di impronte e tracce. In casa, però, non c’era nessun segno di effrazione: era tutto in ordine. Tranne un dettaglio: dei gioielli non c’era più traccia. Per questo i sospetti sono caduti subito sulla collaboratrice domestica dell’insegnante, una 67enne di Villorba. Una collaboratrice che lavorava per lei da tempo e della quale la professoressa si fidava ciecamente, tanto da lasciarle le chiavi di casa, così che lei potesse andare a fare le pulizie e controllare che tutto fosse a posto anche durante l’assenza per la villeggiatura. I carabinieri, allora, si sono concentrati sulla collaboratrice domestica e sulla strada che potevano aver preso quei gioielli. Hanno così deciso di battere la pista dei Compro Oro, passando al setaccio tutti i negozi della città e nell’hinterland. E dopo alcuni giorni di ricerche, hanno trovato il maltolto. A consegnare i preziosi al negoziante, come hanno mostrato le telecamere dei negozi e i registri, era stata la 67enne, che è stata così denunciata per furto. La donna, che non ha voluto spiegare il perché di quel comportamento, ha ovviamente perso il lavoro. (m.cit.)

Infedele La 67enne di Villorba lavorava da anni per la professoressa trevigiana, che si fidava ciecamente di lei, al punto da lasciarle le chiavi di casa