Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fondazione Benetton Mostra sulla storia del gioco d’azzardo
Dalle prime lotterie alle slot machines: una mostra ripercorre tutte le forme ludiche del rischio, dal Medioevo ad oggi. È solo una delle tante iniziative per festeggiare i trent’anni del centro studi. Si inizia con i dialoghi sul paesaggio
Niente pompa, come nello stile a cui ci hanno abituato, per celebrare trent’anni di vita, ma sobrie manifestazioni dove si offre cibo per la mente. Questo il programma di festeggiamenti della Fondazione Benetton Studi Ricerche che ha deciso di chiudere il 2017 con un trimestre di eventi tripartiti nelle branche di interesse della Fondazione.
Si comincia il 21 ottobre con «Un tavolo per otto. Dialoghi sul paesaggio», una giornata dedicata al tema forte di questi trent’anni FBSR, il paesaggio che oggi, a dirla, sembra una parola abusata, come «cultura»: sulla bocca di tutti e nelle mani inoperose dei più. Qui invece quell’insieme di natura e presenza umana, quell’abbraccio di luoghi antropizzati che è parte fondamentale del nostro vivere – buono o pessimo che sia - è oggetto di studi fin da quando l’attività di ricerca ideata e coordinata da Domenico Luciani aveva sede (quasi segreta, tanto riservata era la sua presenza a Treviso) in Piazzetta Crispi.
Dopo il grande restauro da parte di Tobia Scarpa dei palazzi Caotorta e Bomben, la Fondazione è diventata luogo necessario e per molti anni unico riferimento per chi cercasse aria «non viziata», dove spirava una brezza tanto nazionale quanto internazionale di apertura. Il paesaggio dunque nella giornata del 21 al centro di un dialogo di otto relatori: Domenico Luciani (da cui tutto era partito), Juan Palerm Salazar, Jordi Bellmunt, Henri Bava, Maria Teresa Andresen, Marco Navarra, Massimo Venturi Ferriolo, Gilles Tiberghien, coordinati da Luigi Latini; paesaggisti, architetti, filosofi per ragionare di una materia essenziale eppure ancora non regolata da corsi professionalizzanti a livello nazionale. In novembre FBSR tratterà il se-
condo dei temi forti dei suoi 30 anni di vita - la storia del gioco – con una mostra e un convegno internazionale. «Lotterie, lotto, slot machines. L’azzardo del sorteggio: storia dei giochi di fortuna» aprirà il 17 novembre negli Spazi Bomben; nello stesso giorno e per l’indomani si terrà il convegno «Giocare tra medioevo ed età moderna. Modelli etici ed estetici per l’Europa» che coinvolgerà anche il Centre de Recherches Historiques di Parigi e UCD School of Languages Cultures and Linguistics di Dublino. Saranno queste, curate da Gherardo Ortalli, occasioni per approfondire la relazione tra gioco e società e la sua degenerazione che presto scivola nella ludopatia e nello sfruttamento dell’azzardo, problema attualissimo che coinvolge un numero sempre più vasto di persone, autentiche vittime di se stesse e di un sistema ambiguo e complesso.
Infine la terza «lingua» della fiamma di Fbsr radunata sotto una titolazione generica che non restituisce tutta la variegata proposta culturale che in questi anni va facendo la Fondazione di via Cornarotta con la direzione di Marco Tamaro: i Beni Culturali. È previsto per il 6 dicembre un convegno – con sede a Roma e con un interlocutore istituzionale - durante il quale alcune importanti Fondazioni dialogheranno sul ruolo e interazione delle fondazioni che a tutt’oggi coprono molti vuoti istituzionali del panorama italiano.
Il Forum prevede quattro punti/spunti di riflessione: la promozione culturale nello spirito dell’Articolo 9 della Costituzione italiana; la ricerca; la conservazione della memoria e, infine, il welfare.