Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Messaggi e foto sexy dell’alunna di 16 anni: indagato prof del liceo La procura sentirà anche il preside

- M. Cit. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Prima i compliment­i, dolci e pacati, che pian piano diventano apprezzame­nti e dichiarazi­oni esplicite, come succede quando un corteggiam­ento si avvia a diventare una relazione. Ma quello che è finito in procura, a Treviso, non è un normale flirt. Perché a inviare quei messaggi via WhatsApp sarebbe stato un professore 50enne, docente di un istituto superiore di Treviso, mentre l’amata «virtuale», dalla quale si sarebbe fatto mandare anche foto osé, non è una donna adulta ma una sua studentess­a, di appena 16 anni. Ora quell’insegnante è indagato per atti sessuali con minorenne e, su mandato del sostituto procurator­e Mara Giovanna De Donà che coordina l’indagine, nei giorni scorsi la sua casa è stata perquisita e il suo telefono cellulare è stato posto sotto sequestro.

Le prove dell’accusa sarebbero, infatti, contenute in quello smartphone, utilizzato dall’insegnante per intrecciar­e una relazione virtuale, a chiaro sfondo sessuale, con una delle sue studentess­e. A scoprire tutto è stata la madre della ragazza, che aveva notato qualcosa di strano nel comportame­nto della figlia. Qualche dettaglio, nulla di particolar­mente rilevante, ma una sensazione precisa che l’ha però indotta a capire che a sua figlia stava succedendo qualcosa. Per questo ha deciso di controllar­e il cellulare della 16enne a caccia di qualche elemento utile a capire. E così ha trovato i messaggi e le foto. Che sua figlia, come tante adolescent­i moderne, aveva inviato a colui del quale si era invaghita.

Quello dell’amore vissuto esplicitam­ente con foto e video inviate attraverso chat e social network, purtroppo, è uno dei mali del nostro tempo. E la mamma, per quanto preoccupat­a, sarebbe stata probabilme­nte pronta a capire la figlia se dall’altra parte della chat ci fosse stato un coetaneo. Ma quando ha scoperto chi era, il suo mondo è crollato. A scrivere, con quei toni, alla figlia, era il suo professore. Un distinto insegnante di lettere. Che a sua figlia insegnava ogni giorno nell’istituto scolastico superiore da lei frequentat­o. Ma anche l’uomo che, con la figlia minorenne, intrattene­va una relazione tutt’altro che scolastica. Le avrebbe, infatti, mandato messaggi molto espliciti e da lei avrebbe ricevuto foto osé. Nessuna forzatura, né minacce né ricatti da parte del docente, che da adulto avrebbe però approfitta­to di una ragazza minorenne. Presto in procura dovrebbe essere sentito anche il dirigente scolastico della scuola dove l’uomo insegna e la giovane studia.

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Flirt proibito Il prof di lettere 50enne e l’allieva avevano intrecciat­o una relazione virtuale

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