Lesioni e minacce, l’ex moglie ai giudici: «Dovete farlo curare»

VITTORIO VENETO «Ti do fuoco». Questa la minaccia, urlata con rabbia all’ex moglie, dopo averla picchiata violentemente. Protagonista un 45enne di Vittorio Veneto finito a processo con l’accusa di lesioni. E lei, sentita in aula come parte offesa, ha detto al giudice: «Non voglio ritirare la querela, il mio ex marito deve essere curato, fategli fare un percorso di recupero».

A portare alla sbarra l’uomo, è stata la denuncia presentata dalla donna nel 2015 quando tra i due, genitori di due bambine, avevano deciso di separarsi a causa dei troppi problemi provocati dal carattere di lui. La convivenza tra i due, per ragioni economiche, era continuata però per qualche tempo dopo la separazione. Ed è proprio durante quel periodo che avviene il litigio più pesante, con la minaccia di ucciderla.

Secondo quanto raccontato dalla donna, l’uomo l’avrebbe aggredita in cucina di mattina presto. Appena alzato. Infastidito da chissà quali ragioni, si sarebbe subito scagliato contro di lei. Insulti e botte, che scattano all’improvviso. La picchia così violentemente da provocarle ematomi e graffi al volto e la distorsione di un dito.

La donna urla e cerca di telefonare al 112, ma lui la blocca e la minaccia: «Ora accendo la stufa e ti incendio». Lo fa davanti alle figlie piccole, che scappano fuori casa urlando e cercando di richiamare l’attenzione dei vicini. Terrorizzata, la moglie riesce a liberarsi e a scappare. Appena fuori casa, in salvo con le sue bambine, chiede aiuto ai carabinieri.

Ora i due non vivono più insieme e per lui è iniziato il processo. Lei, sentita in aula come parte offesa, ha spiegato alla corte: «Non sta bene, ma non si è mai voluto curare. E se io ritirassi la querela adesso, per lui sarebbe tutto finito. Invece deve seguire un percorso, costringetelo a curarsi».

Il legale dell’uomo ha chiesto per il 45enne di poter scontare la pena con la messa alla prova.

Marito violento A Vittorio Veneto