Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Minacciata con una pistola e rapinata
Paura a San Polo. Casier, profughi rubano un orologio e chiedono il riscatto: arrestati
SAN POLO DI PIAVE (TREVISO) Esce dal negozio e si imbatte in una banda che le punta una pistola rapinandola della borsa. È successo a San Polo di Piave dove i malviventi, probabilmente, stavano preparando l’assalto a un panificio. I rapinatori si sono poi dileguati. Sono stati arrestati, invece, tre richiedenti asilo della caserma Serena di Casier. Uno di loro ha rubato l’orologio di un giovane trevigiano chiedendo poi, insieme ai complici, un riscatto di 50 euro.
SAN POLO DI PIAVE Esce dal panificio e si trova davanti due uomini che, passamontagna sul volto e pistola in pugno, la rapinano della borsa. Vittima una 60enne di San Polo di Piave, aggredita nel tardo pomeriggio di venerdì da una banda di malviventi che subito dopo si è data alla fuga.
Probabilmente non era la donna l’obiettivo della rapina, ma il negozio dal quale è uscita nel momento sbagliato, il panificio Pez di via Valerio.
Tutto è successo in pochi minuti. Erano da poco passate le 18 quando la 60enne è arrivata con la sua auto, ha parcheggiato negli stalli davanti all’edificio ed è entrata. Ha fatto le sue spese, due chiacchiere con la commessa ed è uscita per tornare in macchina. Ma fatti pochi passi nel parcheggio, si è trovata davanti i malviventi: due uomini, col passamontagna calato sul volto e la pistola in pugno. Le hanno intimato di dare loro la borsa, poi sono saliti su una vettura sulla quale li aspettava, probabilmente, un terzo complice, e sono spariti sgommando nel buio. Nessuno nel panificio e nei negozi vicini, una fioreria e una gioielleria, si è accorto di nulla. Gli esercenti hanno solo sentito la sgommata: «La mia collega che era al banco ha sentito l’auto che partiva a tutta velocità, ma non ci ha fatto tanto caso – spiega una commessa del panificio -. Pochi secondi dopo, però, ha visto la cliente rientrare, pallida e sconvolta. È stata lei a riferirle di essere stata rapinata».
Immediata la chiamata ai carabinieri di San Polo, arrivati in pochi minuti. Dei rapinatori, però, non c’era più traccia. I militari hanno acquisito le immagini delle telecamere installate nella zona, a caccia di indizi utili a identificarli. La signora, molto provata dallo spavento ma fortunatamente incolume, è stata derubata della borsa contenente qualche centinaio di euro in contanti, i documenti e le carte di credito. Ha raccontato ai militari quanto le era successo. Ma, ne sono convinti gli inquirenti, non era lei l’obiettivo di quella che sembra a tutti gli effetti una rapina studiata per rubare l’incasso del panificio. Nelle vicinanze del negozio c’è anche la gioielleria Sartorello, ma i banditi non sembravano organizzati per colpire lì, quanto piuttosto per un colpo fulmineo, in un locale nel quale si accede facilmente. «È probabile che siano stati disturbati dai clienti: in quel momento, infatti, ne sono arrivati alcuni uno dietro l’altro – continua la commessa -. Adesso abbiamo paura, i carabinieri passano già spesso nelle ore più critiche, speriamo che adesso lo facciano più spesso».