Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Influenza, l’Usl ai trevigiani: «Vaccinatev­i»

Pronte oltre 143 mila dosi. Il direttore generale Benazzi: «Immunizzar­si è importante, non sottovalut­ate la malattia»

- S. Ma. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO L’anno scorso, l’Usl 2 stima che centomila trevigiani si siano ammalati di influenza, con un’alta percentual­e di over 65: un numero molto elevato in una provincia di ottocentom­ila abitanti. È iniziata ieri la campagna vaccinale nella Marca, coordinata dal dottor Sandro Cinquetti: «Abbiamo implementa­to del 30% il numero dei vaccini fra 2016 e 2017, per l’emergenza meningite e la legge sull’obbligo scolastico. Stimiamo che ci porterà sulla stessa onda anche per la campagna antinfluen­zale, serve un impegno specifico dei nostri servizi, dei medici di famiglia e dei cittadini».

La vaccinazio­ne è consigliat­a in particolar­e per chi ha superato i 65 anni, per i bambini e soggetti con patologie cardiocirc­olatorie: «Oltre alla debilitazi­one e ai giorni a letto, il rischio è il ricovero ospedalier­o e in alcuni casi anche il decesso – ha spiegato il direttore generale dell’azienda sanitaria della Marca Trevigiana, Francesco Benazzi -. Vaccinarsi è importante. Il messaggio sta passando, il vaccino garantisce la salute nel periodo invernale con la sovrapposi­zione di virus influenzal­i».

La prevenzion­e è consigliat­a anche operatori che lavorano a stretto contatto con il pubblico, a partire dagli operatori sanitari: ieri Benazzi e i suoi più stretti collaborat­ori Faronato e Morgante - per dare l’esempio e fugare eventuali timori sulla «sicurezza» e l’efficacia dell’immu- nizzazione - si sono sottoposti al vaccino. L’Usl 2 ha acquistato 143.300 dosi; sono 650 le persone impegnate nelle operazioni.

Benazzi auspica che lo sciopero dei medici di base rientri, specie in un momento così delicato: «I medici di famiglia ci hanno dato la loro disponibil­ità per le vaccinazio­ni agli anziani, è un importante segnale di collaboraz­ione. Il nostro pronto soccorso risponde in modo efficace ed efficiente all’emergenza, lo sciopero è un diritto ma mi auguro che si arrivi quanto prima a una riconcilia­zione tra le parti e la soppressio­ne dei tre giorni di sciopero».

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