Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Si getta sotto il treno in corsa giovane si toglie la vita Mistero sui motivi del gesto
SPRESIANO Si lancia sui binari, spalanca le braccia e si fa travolgere dal treno in corsa. Una fine tremenda per un ragazzo di appena 19 anni, che inspiegabilmente ha deciso di dire addio alla vita in questo modo, ieri mattina, lasciando nello sgomento i genitori, il fratello e gli amici. A.M., studente universitario era al primo anno di Ingegneria biomedica, all’università di Padova.
Ieri avrebbe dovuto raggiungere l’ateneo nel pomeriggio, per questo aveva detto in famiglia che sarebbe partito con il treno delle 12.30. Invece, dopo aver accompagnato il fratello minore a scuola, alle 10.15 era già in stazione a Spresiano. Ha posteggiato la sua auto nel parcheggio e ha raggiunto la pensilina.
Non si è fermato però, ha continuato a camminare lungo i binari e ha atteso l’arrivo del treno regionale da Venezia, nascosto dietro una siepe, poco prima della curva che precede la stazione. Solo quando il convoglio è stato vicinissimo, si è lanciato sui binari a braccia spalancate.
Il macchinista appena se lo è trovato davanti ha frenato con tutta la forza che aveva. Così tanto che i tubi dell’aria della motrice sono saltati e il locomotore si è bloccato. Ma la distanza era troppo poca per riuscire a evitare l’impatto, il ragazzo è stato travolto, trascinato per decine di metri morendo sul colpo.
Nessun dubbio sul fatto che si sia trattato di un gesto estremo, lo hanno stabilito gli accertamenti della Polfer. Un gesto che resta per ora senza un perché e rende questo dramma ancora più grande. Il giovane, che non aveva fatto trapelare segni di un disagio personale, non ha lasciato nessun biglietto, né nella sua auto né a casa. Il 19enne, che era figlio di uno stimato sottufficiale dell’Arma dei carabinieri, si era da poco trasferito a Spresiano con la famiglia. (m. cit.)