Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Studenti fuori sede: sgravi fiscali sugli affitti
Zone montane o disagiate: la proposta di Bellot accolta dalla commissione Bilancio
La «manovrina» Il sindaco, nel frattempo, critica la burocrazia che blocca i conti del Comune
BELLUNO Accolto ieri dalla commissione bilancio l’emendamento presentato dalla senatrice Raffaella Bellot sugli sgravi fiscali per gli affitti degli studenti fuori sede. Due le novità che il decreto introdurrebbe: la richiesta di detrazione nella stessa provincia di residenza e un limite di 50 chilometri (ora sono 100) per gli studenti di zone montane o disagiate con un tetto massimo di 2.633 euro.
«Queste variazioni di accesso agli sgravi mi sembrano doverose – commenta la Bellot – I parametri attualmente in corso spesso non rispondono alle difficoltà reali che molti studenti si trovano ad affrontare per raggiungere la città in cui studiano: 100 chilometri nella tratta Bologna-Firenze non sono come 100 chilometri da piccole località di provincia. Spero riceverà voto favorevole».
Il decreto infatti è in discussione al Senato, ma per il via libera definitivo servirà il voto della Camera. Due settimane fa è stato siglato un accordo tra Anci, Governo e Regioni per istituire un fondo nazionale di 209 milioni di euro (18 milioni per il Veneto) a favore di interventi di ristrutturazione o nuova edificazione di scuole, della formazione continua del personale e del sostegno alle spese di gestione dei servizi formativi. A pochi giorni dalla scadenza prevista per le variazioni in bilancio, il primo cittadino Jacopo Massaro critica i tempi della burocrazia regionale e statale.
«C’è il rischio che alcuni finanziamenti non possano essere utilizzati e finiscano immobilizzati negli avanzi di bilancio – spiega Massaro – Ad oggi non sappiamo se ci sarà un contributo e a quanto ammonterà. Per sottoporre una variazione di bilancio al revisore dei conti ci servono 10 giorni ma la scadenza è il 30 novembre. Dobbiamo avere notizie entro pochi giorni».