Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Comunali, Conte lascia fuori Gentilini
Treviso, il centrodestra chiude le porte allo Sceriffo. M5S, il debutto di Losappio
Mario Conte, candidato sindaco del centrodestra alle Comunali di Treviso, arruola «Noi con l’Italia» (con l’ex assessore Beppe Mauro capolista) e dà il benservito alla Lista Gentilini. Che non farà parte della coalizione. Raggiunto l’accordo con Forza Italia (Andrea De Checchi sarà vicesindaco o assessore), Conte aggiunge quindi la sesta lista. Intanto Domenico Losappio, in pista con il M5S, si presenta ai trevigiani e annuncia le sue priorità.
Al piano terra una grande palestra da 2.500 metri quadrati con tre campi da basket e tribune per 800 persone, al primo e secondo piano terrazze verdi, uffici e servizi, un centro medico sportivo: il progetto da 7,5 milioni di euro già parzialmente finanziato dal Comune di Treviso dà un volto nuovo ai quartieri di San Liberale, Monigo e Santa Bona, inserendo una struttura polivalente che potrà accogliere tornei internazionali, gare di campionato ed eventi extra sportivi modulando spazi e sedute. A presentarlo ieri è stato l’assessore Ofelio Michielan: «Contiamo di avviare i lavori in estate e di avere il palazzetto pronto entro la fine del 2019».
Il cuore del progetto sarà la palestra polivalente che sorgerà al posto del parcheggio per camion e corriere in via Cisole, fra via Olimpia e viale Europa, accanto allo stadio del rugby Benetton, alla nuova struttura della Tarvisium e vicino alle piscine, realizzando un grande polo sportivo. «Questo primo stralcio è stato finanziato con 3 milioni – spiega Michielan -, per gli altri stiamo cercando di attingere a fondi ministeriali per palestre e riqualificazione dei quartieri. Sarà la nuova casa del TvBasket e del Volley Treviso, un impianto moderno capace di ospitare diverse funzioni, campionati italiani di varie discipline, per poter incrementare il turismo anche attraverso lo sport».
I successivi cinque stralci prevedono anche una palestra di dimensioni minori e tutti i servizi accessori, spogliatoi attrezzati, locali tecnici, ambulatori per visite di idoneità per l’attività agonistica, fisioterapia e attività legate alla ricerca e alla formazione.
Quando l’impianto sarà completato (il progetto completo richiede altri 4,5 milioni) gli atleti e le squadre che oggi sono alle Acquette a Santa Maria del Rovere e a Sant’Antonino (vedi il TvB) potranno «traslocare» a Monigo, liberando quelle palestre per attività di quartiere e discipline che ne hanno bisogno. «Questo progetto vale un mandato, completando l’offerta sportiva di un quadrante già densamente utilizzato – chiude Michielan -. In un parcheggio vuoto porterà energia nuova per il quartiere».