Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Autonomia, la strategia di Padrin: «Siamo attrezzati per gestirla»
Intanto per giovedì la Provincia riunirà tutti i Comuni coinvolti
Il presidente Un conto è la propaganda, un conto le cose serie Deleghe Si parte da caccia e pesca, approfondimenti per il turismo
L’inquilino di Palazzo Piloni ammette un rallentamento della corsa per l’autonomia della Provincia, ma si tratterebbe di una scelta necessaria. «Il governatore del Veneto Luca Zaia è andato a Roma e ha chiesto 30 materie – afferma il presidente della provincia Roberto Padrin – In questo momento ne sta discutendo cinque. Noi facciamo la stessa cosa. Non possiamo pensare di andare in Regione e prenderci tutto senza capire bene cosa fare dopo. Ci metterei un minuto a chiedere tutto, ma occorrono personale e risorse».
Si inizia quindi da «caccia e pesca», «difesa del suolo» e «turismo». E le polemiche degli ultimi giorni sulla presunta incapacità della Provincia a gestirle? «A me non interessano gli attacchi a livello di partito, sono solo strumentalizzazioni da parte di qualcuno – continua Padrin – Un conto è la propaganda, un conto sono le cose serie. Dobbiamo arrivare all’autonomia della provincia attraverso un percorso concreto e serio non basato su proclami propagandistici. Ho chiesto subito caccia e pesca. Siamo preparati a gestirla come personale e risorse. Per il turismo bisogna fare degli approfondimenti. Mentre per difesa del suolo il percorso è più complesso».
Nell’assemblea dei sindaci di giovedì Padrin chiederà ai primi cittadini di approvare un documento per andare a trattare i contenuti di questo passaggio con la Regione. Intanto continua il lavoro dei due tavoli tecnici, uno amministrativo e uno finanziario, che aiutano il presidente della Provincia a definire i limiti entro cui muoversi nelle richieste a Stato e Regione. La commissione economico-finanziaria, gestita dalla Cgia di Mestre, elaborerà un documento per febbraio con il valore delle singole competenze e il numero di persone necessarie per poterle gestire. «Mi dispiace che ci siano state polemiche ma esulano dal nostro cammino – conclude Padrin – L’obiettivo è chiaro. Dobbiamo arrivare alla fine di un percorso che deve passare attraverso un rapporto di concertazione con la Regione».