Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Testa di statua trovata vicino a San Marco si sospetta un altro furto
Il ritrovamento a due passi da San Marco: «Forse rubata da una chiesa»
Un giallo nei giorni del colpo al Ducale. Una testa di statua, raffigurante una donna, è stata ritrovata dai carabinieri vicino a piazza San Marco. Il blocco di marmo pesa circa mezzo quintale. Secondo gli investigatori l’opera potrebbe essere stata abbandonata dopo un tentativo di furto finito male.
VENEZIA C’è chi sostiene che fosse lì da un paio di giorni. Ai carabinieri, però, la segnalazione è arrivata solo ieri pomeriggio. Stavano pattugliando la zona di Riva degli Schiavoni e si sono diretti verso il Ponte della Pietà, nel cuore di Venezia. Lì, nascosta sotto le passerelle per l’acqua alta, a due passi da piazza San Marco, c’era la testa di una scultura di marmo.
Si tratta di un manufatto del secolo scorso e del peso di mezzo quintale che, stando alle prime verifiche, potrebbe essere stato rubato. Da dove? È quello che stanno cercando di capire gli investigatori, che hanno avviato un’indagine dopo il ritrovamento, avvenuto a soli due giorni dal furto di gioielli alla mostra dedicata ai tesori del Moghul e dei Maharaja nel vicino Palazzo Ducale.
Il blocco di marmo raffigura il volto di una donna e per comprenderne il valore e la provenienza, i militari hanno chiesto il supporto degli esperti della Soprintendenza dei Beni Archeologici e Culturali. Stando a un primissimo esame si tratterebbe di una statua che risale ai primi del Novecento. Un pezzo non di grande valore, secondo il proto di San Marco, l’architetto Mario Piana, che ieri ha analizzato il manufatto al comando dei carabinieri. E, come lui, anche don Gianmatteo Caputo, direttore della Pastorale dei Beni Culturali del Patriarcato di Venezia.
Anche dalla Soprintendenza Archeologica del Veneto hanno confermato subito che si tratta di un manufatto del Novecento ma l’autore e il valore dell’opera sono ancora un mistero. La prima segnalazione è stata postata sui
social network, all’interno di un gruppo Facebook: una veneziana ieri mattina si è imbattuta nella statua abbandonata, l’ha fotografata e ha caricato le immagini. «Qualcuno sa qualcosa?», ha scritto. Le foto mostrano la testa della scultura che, sotto al collo, ha un pezzo di ferro, segno che il manufatto era stato installato su un busto dal quale è stato prelevato.
Nel pomeriggio sono stati avvisati i carabinieri della Compagnia di Venezia e del Nucleo tutela patrimonio culturale che stanno eseguendo accertamenti in diverse direzioni. Innanzitutto presso la banca dati delle opere d’arte da ricercare. «Uno strumento unico per flessibilità degli applicativi, quantità dei dati e capacità della risposta operativa: è il database più ampio al mondo», spiegano. E poi nelle zone circostanti a quella del ritrovamento: palazzi storici, musei, edifici da cui potrebbe essere stata rubata la scultura.
Ieri non risultavano denunce di furto ma sembra che le indagini al momento si stiano indirizzando soprattutto nell’ambito delle statue ad uso di culto. Secondo gli investigatori, non ci sarebbe alcun dubbio che sia stata opera di ladri. Persone che potrebbero aver abbandonato il bottino a causa del suo peso.
Nelle prossime ore gli esperti della Soprintendenza insieme ad altri colleghi del settore analizzeranno a fondo l’opera per raccogliere elementi che potrebbero aiutare a identificarne il proprietario.