Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Piazza coperta e mercato Il progetto per i Gesuiti
LA RIQUALIFICAZIONE DELL’EX CHIESA Presentato il piano. Il sindaco: «Pensiamo a un parco giochi interno»
BELLUNO A un primo sguardo sembra uno spazio come tanti, solo un po’ più grande. Al centro, due file di colonne che sostengono il piano superiore. Ai lati, delle strane nicchie e l’inizio di volte. Per terra, lastre di pietra coperte da cemento. L’ex chiesa dei Gesuiti, in via Tasso a Belluno, è stata sconsacrata in età napoleonica e trasformata in caserma. Lungo la navata centrale vennero aggiunte 14 colonne per costruire e sostenere il piano superiore, prima assente, e adibirlo a deposito munizioni. Lo spazio fu poi abbandonato e l’ingresso principale, come la maggior parte delle nicchie minori, venne murato.
L’edificio rientra nel piano comunale di rigenerazione urbana. Il progetto, del valore di 2,2 milioni di euro, prevede la realizzazione di una piazza coperta al piano terra e la creazione di una sala polifunzionale al piano superiore. La metratura totale è di 1000 metri quadri (500 a piano). «La richiesta più frequente da parte di tutte le mamme è un parco giochi interno – ha commentato il sindaco Jacopo Massaro – Ma si presta bene anche al mercato. Potrebbe controbilanciare il decentramento causato dai supermercati che si trovano tutti fuori dal centro storico». L’idea è di creare due ingressi: il principale, ora murato, e quello in prossimità dell’abside in modo da collegare via Tasso con il parco Bologna (proprio dietro all’ex chiesa dei gesuiti).
L’edificio è però di proprietà del Demanio. Entro fine gennaio sarà sottoscritto l’accordo di valorizzazione dell’ex chiesa tra il Comune, il segretariato regionale del Ministero dei beni culturali e l’agenzia regionale del Demanio. Solo allora avverrà il passaggio di proprietà al Comune.
L’incarico di progettazione è stato assegnato allo studio veneziano di architettura Torsello Alberto che pochi anni fa fu impegnato nel restauro dell’ex chiesa della Misericordia a Venezia. In quel caso, il piano terra era stato trasformato in uno showroom mentre quello superiore in una sala concerti.
L’ex chiesa dei Gesuiti comunica con l’ex caserma Tasso che ospita oggi la ragioneria territoriale dello Stato, l’ispettorato del lavoro e la Digos. E che è uno degli edifici da recuperare. Rientrano nel progetto di rigenerazione urbana il rifacimento del piazzale della stazione, la trasformazione di Palazzo Crepadona da biblioteca a mediateca, la ristrutturazione delle ex scuole Gabelli, le piste ciclabili sul Piave, il recupero delle caserma Piave. «Quest’anno vorremmo aprire la chiesa a visite guidate per la popolazione – ha dichiarato l’assessore alla rigenerazione urbana Franco Frison – Così da poterla ammirare prima della sua trasformazione a spazio pubblico aperto alla città. Faremo inoltre delle indagini per verificare la presenza di pitture anche sotto l’intonaco ma è presto per dire se troveremo qualcosa».