Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Perarolo, massima allerta la frana si muove ancora
Dopo l’alluvione di martedì, il sindaco di Feltre chiede lo stato di crisi
BELLUNO Allerta massima per la frana di Perarolo. Per ora rimane il codice arancione di pre-allarme ma nella notte tra martedì e mercoledì si sono verificati ulteriori distacchi dalla Busa del Cristo e tre nuove fratture. «Il movimento della frana rimane lo stesso, cioè in accelerazione costante – ha commentato il sindaco Pierluigi Svaluto Ferro – A preoccupare i geologi sono tre nuove situazioni anomale. Ci sarà forse una caduta di altre materiale franoso ma nessuno sa quantificare quanto, come e dove. Le volumetrie che entrano in gioco potrebbero essere di qualche migliaio di metri cubi». La frana è monitorata a vista dai volontari della protezione civile e dagli estensimetri posizionati proprio sopra l’area critica. L’elemento preoccupante sarebbe una nuova frattura che va ad aggiungersi a quella storica andando a toccare altre aree e provocando distacchi.
«Sembra che ci sia qualcosa che spinga in maniera più estesa su tutta la zona e non più solo su un punto – ha continuato Ferro – È una situazione anomala. Ci sono due elementi positivi: non piove più e la frana risponde subito alle precipitazioni e non più in ritardo. Inoltre ci sono ancora tutti gli estensimetri e possono monitorarla in tempo reale».
Intanto migliora la situazione a Feltre. L’asilo nido di Pasquer è stato riaperto già ieri anche se forse sarà necessario rifare parte della pavimentazione. Martedì mattina a causa delle abbondanti piogge l’edificio era rimasto allagato e i bambini erano dovuti tornare a casa. Ora l’amministrazione comunale chiede lo stato di crisi come nel 2012. «Abbiamo fatto domanda alla Regione – ha spiegato l’assessore Adis Zatta – A Feltre sono state colpite anche zone industriali come Villapaiera. Ora faremo un resoconto dei danni e trasferiremo tutto alla Regione. Se ci arriveranno le risorse bene altrimenti andremo avanti da soli».
La frana di Villaga, a Feltre, è stata monitorata a vista. Non ci sono stati distaccamenti anche se si sono formati dei piccoli torrenti a causa delle piogge. Ieri mattina a Belluno, invece, sono andati avanti i lavori di pulizia e sistemazione della strada che da Pian del Monte porta a Ronce, chiusa da lunedì per uno smottamento. «Ci siamo attivati subito per ripristinare la strada e ridurre i disagi per gli abitanti di Ronce – ha detto l’assessore alle manutenzioni Biagio Giannone – Già da questa mattina (ieri per chi legge) gli operai comunali, supportati da una ditta esterna, sono sul posto per la rimozione del materiale franato sulla strada la riapertura al traffico». Ieri infine sono stati riaperti anche i passi Dolomitici. Rimane chiusa per rischio valanghe la strada provinciale 619 di Vigo di Cadore.
Rimanendo in tema, il Centro valanghe di Arabba di Arpa Veneto, con il supporto della società impianti San Pellegrino, apre anche quest’anno il campo di addestramento per i travolti in valanga dove ci si può esercitare all’uso degli Artva in una simulazione a 2500 metri di quota. Prenotazioni al sito www.cai-svi.it o per e-mail all’indirizzo renato.zasso@arpa.veneto.it.