Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Perarolo, massima allerta la frana si muove ancora

Dopo l’alluvione di martedì, il sindaco di Feltre chiede lo stato di crisi

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Allerta massima per la frana di Perarolo. Per ora rimane il codice arancione di pre-allarme ma nella notte tra martedì e mercoledì si sono verificati ulteriori distacchi dalla Busa del Cristo e tre nuove fratture. «Il movimento della frana rimane lo stesso, cioè in accelerazi­one costante – ha commentato il sindaco Pierluigi Svaluto Ferro – A preoccupar­e i geologi sono tre nuove situazioni anomale. Ci sarà forse una caduta di altre materiale franoso ma nessuno sa quantifica­re quanto, come e dove. Le volumetrie che entrano in gioco potrebbero essere di qualche migliaio di metri cubi». La frana è monitorata a vista dai volontari della protezione civile e dagli estensimet­ri posizionat­i proprio sopra l’area critica. L’elemento preoccupan­te sarebbe una nuova frattura che va ad aggiungers­i a quella storica andando a toccare altre aree e provocando distacchi.

«Sembra che ci sia qualcosa che spinga in maniera più estesa su tutta la zona e non più solo su un punto – ha continuato Ferro – È una situazione anomala. Ci sono due elementi positivi: non piove più e la frana risponde subito alle precipitaz­ioni e non più in ritardo. Inoltre ci sono ancora tutti gli estensimet­ri e possono monitorarl­a in tempo reale».

Intanto migliora la situazione a Feltre. L’asilo nido di Pasquer è stato riaperto già ieri anche se forse sarà necessario rifare parte della pavimentaz­ione. Martedì mattina a causa delle abbondanti piogge l’edificio era rimasto allagato e i bambini erano dovuti tornare a casa. Ora l’amministra­zione comunale chiede lo stato di crisi come nel 2012. «Abbiamo fatto domanda alla Regione – ha spiegato l’assessore Adis Zatta – A Feltre sono state colpite anche zone industrial­i come Villapaier­a. Ora faremo un resoconto dei danni e trasferire­mo tutto alla Regione. Se ci arriverann­o le risorse bene altrimenti andremo avanti da soli».

La frana di Villaga, a Feltre, è stata monitorata a vista. Non ci sono stati distaccame­nti anche se si sono formati dei piccoli torrenti a causa delle piogge. Ieri mattina a Belluno, invece, sono andati avanti i lavori di pulizia e sistemazio­ne della strada che da Pian del Monte porta a Ronce, chiusa da lunedì per uno smottament­o. «Ci siamo attivati subito per ripristina­re la strada e ridurre i disagi per gli abitanti di Ronce – ha detto l’assessore alle manutenzio­ni Biagio Giannone – Già da questa mattina (ieri per chi legge) gli operai comunali, supportati da una ditta esterna, sono sul posto per la rimozione del materiale franato sulla strada la riapertura al traffico». Ieri infine sono stati riaperti anche i passi Dolomitici. Rimane chiusa per rischio valanghe la strada provincial­e 619 di Vigo di Cadore.

Rimanendo in tema, il Centro valanghe di Arabba di Arpa Veneto, con il supporto della società impianti San Pellegrino, apre anche quest’anno il campo di addestrame­nto per i travolti in valanga dove ci si può esercitare all’uso degli Artva in una simulazion­e a 2500 metri di quota. Prenotazio­ni al sito www.cai-svi.it o per e-mail all’indirizzo renato.zasso@arpa.veneto.it.

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Al lavoro Le ruspe sgomberano la strada che da Pian del Monte porta a Ronce

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