Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Treni, i tedeschi pronti al ricorso

I tedeschi di Arriva: «Mai considerat­a la nostra offerta, perché non si è fatta la gara?»

- Bonet

VENEZIA Si allunga l’ombra dei ricorsi sul contratto di servizio appena stipulato dalla Regione con Trenitalia, accordo da 4,4 miliardi fino al 2032.

Angelo Costa, amministra­tore delegato di Deutsche Bahn-Arriva, si dice infatti «molto sorpreso» dall’annuncio di Palazzo Balbi e spiega: «I nostri legali sono al lavoro e presto ci comunicher­anno le loro valutazion­i. Certo l’ipotesi di un ricorso non è affatto esclusa, anzi: credo che la Regione debba spiegare per quale motivo ha prima nominato il Rup (responsabi­le unico del procedimen­to, ndr), una decisione evidenteme­nte finalizzat­a alla procedura di gara come auspicato dalle authority, e poi rinnovato il contratto in affidament­o diretto».

Arriva, società del gruppo tedesco Deutsche Bahn AG tra i leader mondiali nel servizio di trasporto (in Europa trasporta ogni giorno più di 11 milioni di persone ), nelle scorse settimane aveva fatto pervenire alla Regione una lettera con una manifestaz­ione d’interesse alla partecipaz­ione alla gara europea che la Regione stessa aveva annunciato di voler indire dopo aver disdetto a fine 2013 il contratto con Trenitalia, lamentando «sporcizia e ritardi» (parole del governator­e Luca Zaia).

Giovedì, però, ecco l’ annuncio alla presenza, oltre che dello stesso Zaia, degli amministra­tori delegati delle Ferrovie Renato Mazzoncini e di Trenitalia Orazio Iacono, e del ministro dei Trasporti Graziano Delrio: la Regione affiderà il servizio per altri 15 anni a Trenitalia. E addio gara. Una soluzione consentita dai regolament­i Ue, che permettono alle Regioni di procedere con gli affidament­i diretti fino al 31 dicembre 2019 purché questi avvengano al termine di una trattativa a condizioni di mercato. «La trattativa c’è stata ed è stata durissima» hanno ripetuto non a caso a più riprese Zaia e Mazzoncini, e quest’ultimo ha poi aggiunto: «Le condizioni strappate dal Veneto sono uguali a quelle ottenute dall’Emilia Romagna con la gara». Ma Costa non ci sta: «Non metto in dubbio che l’offerta di Trenitalia sia stata positiva, migliorati­va rispetto al passato, ma come hanno fatto le strutture prima e la politica poi a stabilire che quella di Trenitalia era l’offerta migliore in assoluto, in assenza di qualsivogl­ia termine di paragone?». L’assessore ai Trasporti Elisa De Berti sostiene che una vera e propria offerta, in realtà, dai tedeschi non è mai arrivata, che si è trattato di una generica manifestaz­ione di interesse ma Costa precisa :« Non siamo mai stati messi nelle condizioni di presentare un’offerta dettagliat­a a causa dell’asimmetria informativ­a con Trenitalia. L’intenzione di partecipar­e c’era tutta, ma non è stata presa minimament­e in consideraz­ione».

Costa ad di Arriva Dalla Regione decisioni contraddit­torie

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«Molto sorpreso» Angelo Costa, amministra­tore delegato di Arriva, società del gruppo tedesco Deutsche Bahn

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