Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Un anno di lotta contro il male Stamani in Duomo l’ultimo saluto all’avvocato Selvaggia Segantini
TREVISO Si svolgeranno stamattina alle 11, nel Duomo di Treviso, i funerali dell’avvocato Selvaggia Segantini, spentasi a 48 anni a causa di un tumore. Legale civilista, molto conosciuta e apprezzata in città, dove nel 2005 aveva avviato il suo studio, si era ammalata un anno fa. Una diagnosi terribile che l’avvocato aveva vissuto nella riservatezza, continuando a lavorare fino a quando è stato possibile e non facendo trapelare la sofferenza e il peso delle cure. Ingaggiando una vera battaglia con quel male che pian piano l’ha portata via.
A sostenerla, il marito Alberto Canzian, i due figli gemelli di 10 anni, Pietro e Giovanni, e la sorella. Il male, purtroppo, ha avuto la meglio e giovedì, all’ ospedale Ca’ Foncello, l’avvocato Segantini è morta dopo alcune settimane di ricovero. Nel dicembre scorso, infatti, le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate, tanto da costringerla al ricovero. Anche durante gli ultimi giorni di degenza ha combattuto con determinazione quel male che la stava spegnendo, soste- nuta dall’affetto dei suoi cari.
Selvaggia Segantini si era diplomata al collegio vescovile Pio X di Treviso ed era stata compagna di scuola del sindaco di Treviso Giovanni Manildo. Poi erano seguiti gli studi di giurisprudenza a Bologna. Si era specializzata nel diritto industriale e si occupava di consulenza e assistenza alle aziende in materia di proprietà industriale e intellettuale. Dopo 10 anni di pratica aveva avviato il suo studio in città, in via Municipio. Facendosi conoscere per la sua competenza, ma anche per il carattere solare. La notizia della sua scomparsa ha destato grande cordoglio a Treviso e nel mondo forense, in molti si sono stretti alla famiglia. Stamani l’ultimo saluto nel duomo cittadino.