Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Sapessi cosa mi fa il nonno» 4 anni per violenza su minore

L’uomo, 80 anni, accusato dalla nipote 11enne. Lo sfogo durante una lite

- Milvana Citter © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO «Se tu sapessi tutto del nonno, non parleresti così bene di lui». Una frase buttata lì, con rabbia, durante una lite con la madre ha svelato l’incubo vissuto per oltre un anno da una ragazzina di appena 11 anni. Vittima delle molestie sessuali dell’anziano che, approfitta­ndo dei momenti nei quali restava solo con lei, la obbligava a subire palpeggiam­enti e attenzioni morbose. Pe r questo l’uomo, oggi 80enne, è stato condannato con rito abbreviato a una pena di 4 anni e 4 mesi per violenza sessuale su minore.

Ad accusarlo è stata la nipote, cresciuta in una famiglia problemati­ca e oggi affidata a una comunità, ma che è stata riconosciu­ta attendibil­e da un giudice e una perizia e che ha portato il nonno al processo.

I fatti risalgono al 2014 quando l’anziano si era trasferito a vivere con il figlio e la sua famiglia. Così sarebbero iniziate le molestie da parte dell’uomo, poco dopo il suo arrivo nella casa in un comune trevigiano. Secondo quanto raccontato della ragazzina, l’80enne avrebbe approfitta­to di ogni momento nel quale rimaneva con la nipote o quando i genitori erano impegnati. Le molestie sarebbero state reiterate molte volte, favorite dalla convivenza del nonno con la nipote.

«Si s e d e va vicino a me, sempre più vicino. All’inizio mi accarezzav­a come fanno tutti i nonni, ma poi ha iniziato a toccarmi nelle parti intime», ha rivelato la ragazzina alla madre nel corso di quella lite che l’aveva spinta a confessare il suo dramma. Per la donna è stato uno choc: sconvolta per non essersi mai accorta di nulla ha chiesto alla figlia di raccontarl­e tutto. E ha subito deciso di denunciare il suocero, così finito sotto indagine. Difeso dall’avvocato Fabrizio Santoro, l’anziano ha sempre respinto le accuse. Ma, sentita nel corso di un incidente probatorio dopo essere stata sottoposta a perizia per valutarne le capacità di testimonia­re, la nipote ha confermato il suo sconcertan­te racconto senza mai contraddir­si. E la sua testimonia­nza è stata ritenuta credibile. Per questo la procura ha chiesto il processo per il nonno, che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato potendo così contare su uno sconto di un terzo della pena.

Il gup Piera De Stefani lo ha condannato a 4 anni e 4 mesi. L’avvocato Santoro ha già annunciato che, lette le motivazion­i della sentenza, ricorrerà in appello contro la condanna. CASALE SUL SILE Sette feriti, tutti in condizioni medio-gravi. È il bilancio del pauroso incidente stradale che si è verificato, poco dopo le 8 di ieri mattina, in via Nuova Trevigiana a Casale sul Sile. I feriti viaggiavan­o a bordo di una Citroën Picasso e di una Opel Astra, scontrates­i prima tra loro e poi contro un terzo veicolo in transito. Le vittime, tutti stranieri, hanno tra i 21 e i 40 anni. Soccorsi immediatam­ente dai sanitari del Suem 118 sono stati tutti trasferiti all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

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Un incubo Il raccapricc­iante racconto della piccola è stato giudicato valido

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