Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Travolto da una valanga, sciatore in salvo
Ha chiamato lui stesso i soccorsi. Era in una zona a rischio cedimenti
Recupero Sul posto è arrivata l’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore
VAL VISDENDE Stava praticando sci di fondo nel Co melico quando è stato travolto da una valanga insieme al suo cane. Entrambi salvi ma l’escursione poteva avere un finale diverso. Verso le 11 di ieri mattina Giorgio De Zolt stava percorrendo il giro delle malghe in val Visdende, la valle che si trova tra Santo Stefano di Cadore e Sappada.
Il sessantaseienne di San Pietro di Cadore si trovava con il cane vicino a malga Cecido (tra malga Campobon e malga Ceci) quando si è staccata una piccola valanga a lastroni che li ha trascinati per una trenti- na dimetri verso il basso. Sommerso dalla neve, l’uomo è riuscito a farsi spazio e a chiamare i soccorsi. L’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore lo ha individuato e recuperato con un verricello. Poi è stato calato il conduttore dell’unità cinofila da valanga (di turno con l’equipaggio durante il periodo invernale), che ha recuperato e imbragato il cane dello sciatore.
Zolt è stato trasportato all’ospedale di Belluno e dimesso subito. Sembra che la slavina sia stata causata dal passaggio dell’uomo in aree a rischio valanghe a causa delle recenti condizioni meteo.
Il pericolo sulle Dolomiti rimane a nc h e oggi marca to (grado 3), in particolare sui pendii aperti oltre i 2200 metri caratterizzati da depositi di neve ventata. Lo strato superficiale risulta soffice e facile da sciare ma non bisogna sottovalutare la fragilità alla base. Occorre essere accompagnati da professionisti ed evitare l’attraversamento di pendii che presentano crepe a forma di «bocca di pesce», segnale precursore di una valanga da slittamento.