Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Travolto da una valanga, sciatore in salvo

Ha chiamato lui stesso i soccorsi. Era in una zona a rischio cedimenti

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Recupero Sul posto è arrivata l’eliambulan­za del Suem di Pieve di Cadore

VAL VISDENDE Stava praticando sci di fondo nel Co melico quando è stato travolto da una valanga insieme al suo cane. Entrambi salvi ma l’escursione poteva avere un finale diverso. Verso le 11 di ieri mattina Giorgio De Zolt stava percorrend­o il giro delle malghe in val Visdende, la valle che si trova tra Santo Stefano di Cadore e Sappada.

Il sessantase­ienne di San Pietro di Cadore si trovava con il cane vicino a malga Cecido (tra malga Campobon e malga Ceci) quando si è staccata una piccola valanga a lastroni che li ha trascinati per una trenti- na dimetri verso il basso. Sommerso dalla neve, l’uomo è riuscito a farsi spazio e a chiamare i soccorsi. L’eliambulan­za del Suem di Pieve di Cadore lo ha individuat­o e recuperato con un verricello. Poi è stato calato il conduttore dell’unità cinofila da valanga (di turno con l’equipaggio durante il periodo invernale), che ha recuperato e imbragato il cane dello sciatore.

Zolt è stato trasportat­o all’ospedale di Belluno e dimesso subito. Sembra che la slavina sia stata causata dal passaggio dell’uomo in aree a rischio valanghe a causa delle recenti condizioni meteo.

Il pericolo sulle Dolomiti rimane a nc h e oggi marca to (grado 3), in particolar­e sui pendii aperti oltre i 2200 metri caratteriz­zati da depositi di neve ventata. Lo strato superficia­le risulta soffice e facile da sciare ma non bisogna sottovalut­are la fragilità alla base. Occorre essere accompagna­ti da profession­isti ed evitare l’attraversa­mento di pendii che presentano crepe a forma di «bocca di pesce», segnale precursore di una valanga da slittament­o.

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Emergenza L’uomo è stato sepolto

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