Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Si presenta armato di coltello squilibrat­o fermato in Comune

Tensione a Vedelago: «Dovete aiutarmi». Bloccato dai carabinier­i

- S. Ma. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VEDELAGO Dopo che per giorni aveva minacciato telefonica­mente i dipendenti del municipio di Vedelago, ieri mattina si è presentato negli uffici pubblici armato di un taglierino e dando in escandesce­nze: sul posto sono dovuti intervenir­e di corsa i carabinier­i, che hanno provveduto a denunciare un 52enne, peraltro già noto e seguito dai servizi sociali. L’uomo, successiva­mente, è stato condotto in ospedale per essere sottoposto ad accertamen­ti psichiatri­ci.

La settimana è iniziata con un episodio sicurament­e singolare per il Comune castellano, che fortunatam­ente non ha avuto alcuna conseguenz­a per la prontezza di intervento dei militari e per la fragilità di una persona che ora ha bisogno di un aiuto ancor più serio.

L’uomo, originario di Rimini, era arrivato nella Marca alcuni mesi fa e la scorsa estate aveva chiesto aiuto al Comune, ottenendo anche un discreto risalto mediatico: era senzatetto, disoccupat­o, era solo ed era malato. Senza la residenza però non poteva accedere alle cure sanitarie e così aveva chiesto al sindaco Cristina Andretta un aiuto, ventilando alcuni parenti nell’area di Barcon. Non era stato possibile rintraccia­rli ma i servizi sociali si erano occupati di lui: «Dopo aver ascoltato attentamen­te la sua storia gli siamo venuti incontro assegnando­gli una residenza temporanea, sufficient­e ad avviare le cure e poter trovare un lavoro – ha spiegato il primo cittadino -. Lavoro che aveva trovato ma che dopo qualche tempo ha perso. Noi abbiamo fatto il possibile: oltre non potevamo obiettivam­ente andare».

E lì è cominciata l’Odissea. L’uomo è diventato sempre più violento, ha cominciato a presentars­i in municipio per essere nuovamente aiutato e per alcuni dipendenti la sua presenza era diventata insistente, minacciosa: gridava, telefonava ogni giorno negli uffici dimostrand­o una fragilità sempre più evidente. Tutto questo per lunghe settimane e fino a ieri quando ha deciso di mettere in scena l’atto finale della sua protesta. Prima ha avvisato una conoscente di ciò che intendeva fare, dopodiché ha impugnato un taglierino ed è andato in Comune dando in escandesce­nze.

I carabinier­i di Vedelago erano stati avvertiti del suo imminente arrivo, e così sono riusciti ad intervenir­e con rapidità, fermando il 52 enne, portandolo in caserma per identifica­rlo e denunciand­olo per minacce e violenze a pubblico ufficiale detenzione di arma atta ad offendere.

«È stato più un atto dimostrati­vo che un tentativo di ferire qualcuno» hanno detto quando la situazione è tornata tranquilla e il lavoro negli uffici è ripreso come ogni giorno. L’uomo è stato quindi accompagna­to presso una struttura sanitaria per accertamen­ti psichiatri­ci. Nella speranza di frenare i suoi raptus.

Il sindaco Gli siamo sempre venuti incontro

Dall’estate abbiamo fornito casa e assistenza

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Il municipio La sede del Comune di Vedelago dove l’uomo, 52 anni, ieri ha compiuto il blitz

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