Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Rodin a Treviso con la mostra di Marco Goldin
Dal 24 febbraio un percorso fra musei e chiese. Sicurezza massima a Santa Caterina
TREVISO Il museo di Santa Caterina è pronto a rinascere, tenuto a battesimo dalla nuova grande mostra di Marco Goldin su Auguste Rodin e valorizzando la collezione cittadina della pinacoteca. La sala Ipogea Barbisan sarà svelata il 22 febbraio, pronta per accogliere non solo le sculture del maestro francese, ma da lì in poi altre importanti esposizioni internazionali negli spazi rinnovati e adeguati ad opere di alto livello. Così, il piano superiore sarà dedicato al patrimonio civico, sviluppando un doppio binario culturale in attesa dell’esito della candidatura trevigiana.
Anche per questo il curatore e critico d’arte di Linea d’Ombra ha voluto anticipare i dettagli della mostra che aprirà il 24 febbraio nei rinnovati spazi con due iniziative che mirano a valorizzare la città nei tre mesi di evento. «Le guide accompagneranno i visitatori anche nelle sale della pinacoteca, per scoprire il patrimonio cittadino e i tesori di Santa Caterina – ha spiegato Goldin -. In più, cogliamo l’occasione per far conoscere l’ampia offerta culturale di Treviso. Abbiamo creato un itinerario che coinvolge la Diocesi, quindi il museo di arte diocesana e le più belle chiese della città, Fondazione Benetton e il Museo Salce, con la sua collezione di manifesti. Un percorso che porterà i visitatori da Santa Caterina fino al Museo Bailo». Lì dove sarà allestita una mostra collegata a quella di Rodin, incentrata sulle figure e sulle opere dei trevigiani Gino Rossi e Arturo Martini.
Le misure di sicurezza a Santa Caterina sono massime, e non solo per il furto di poche settimane fa a Palazzo Ducale a Venezia, ma perché si tratta di capolavori da proteggere: le opere medie o piccole saranno contenute in una vetrina infrangibile, le più grandi saranno posizionate al centro di un’area di rispetto di oltre mezzo metro. L’allestimento della mostra parte dai chiostri di Santa Caterina con due sculture in bronzo, il monumento a Victor Hugo del Musee Rodin di Parigi e una delle figure dei Borghesi di Calais; nella prima sala dell’ala Foffano comincerà l’esposizione con l’Uomo con il naso rotto e il ritratto che gli fece Camille Claudel. E poi Cattedrale, due mani incrociate, l’Età del bronzo, opera che segnò la svolta nella carriera di Rodin, Adamo ed Eva e a fondo sala la Porta dell’Inferno. La seconda sala è stata aperta per creare uno spazio più ampio: ci saranno il San Giovanni Battista e l’Uomo che cammina, due gessi di oltre due metri, maquette dei Borghesi di Calais e un dipinto di Monet che rievoca la mostra Monet-Rodin del 1889; in fondo alla parete la Meditazione, di profonda classicità greca. L’ultimo atto espositivo è la nuova sala Barbisan, che apre con il celebre Bacio, illuminato dall’alto, e chiude con il Pensatore affiancato da un dipinto di Munch. Complessivamente, la mostra Auguste Rodin ospiterà 50 sculture e 23 opere su carta del maestro.
Al Museo Bailo, nel cuore del Novecento trevigiano, grazie ad alcuni prestiti in arrivo da Torino, Roma ed altre città venete sarà allestita una mostra omaggio al pittore Gino Rossi con 18 opere, curata da Goldin e Alessandro Del Puppo; accanto ci saranno le opere dello sculture Arturo Martini. «Per la città, questa nuova commistione fra la valorizzazione della collezione permanente e la possibilità di accogliere opere di altissimo livello ed esposizioni temporanee nell’ala Foffano e nella sala Ipogea Barbisan è molto importante – ha detto il sindaco Giovanni Manildo -. Grazie agli ultimi lavori a Santa Caterina, daremo una straordinaria visibilità alla pinacoteca civica nella manica lunga».