Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Primi sequestri a Zonin e Sorato «Nascosti i beni»
Sigilli per 1,7 milioni agli ex vertici di Bpvi
VICENZA La procura di Vicenza ha ottenuto il sequestro conservativo dei beni nelle disponibilità di Zonin, Sorato e di altre tre manager indagati per il crac della Popolare. Complessivamente si raggiungono gli 1,7 milioni di euro. Il rischio è che li distraessero.
VICENZA «Non ci è stato notificato alcun provvedimento, quello che sappiamo lo abbiamo appreso dagli organi di stampa». Tra i difensori degli imputati destinatari di sequestri conservativi, ieri c’era qualche perplessità anche solo a commentare la decisione del giudice. Non si è però sottratto Enrico Mario Ambrosetti, legale di Gianni Zonin, ex presidente di Bpvi. «Non c’è alcun problema, Zonin metterà a disposizione della procura la somma di 346 mila euro per le spese di giustizia» commenta l’avvocato, che si lascia scappare un «ma bastava chiederli». Poi la rassicurazione: «Zonin pagherà, così come ha sempre pagato tempestivamente in questi due anni tutte le sanzioni di Banca d’Italia e Consob, senza sottrarre un euro allo Stato». Quanto poi all’accusa di aver trasferito beni a favore di moglie e figli, il professor Ambrosetti chiarisce: «Il mio assistito è un uomo di ottant’anni.. e comunque non sono stati distratti: i beni sono nella disponibilità dei creditori». Nega che il suo assistito si sia spogliato delle proprietà anche l’avvocato Giovanni Manfredini, che difende l’ex consigliere di amministrazione Giuseppe Zigliotto: «Non mi risulta abbia distratto alcunché». Nessun commento invece dall’avvocato Fabio Pinelli che assiste l’ex dg Sorato: «Attendiamo di leggere il provvedimento del gip».