Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nuvoloni sui posti di lavoro per «Safilo» e Ideal Standard

Occhialeri­a, lunedì vertice azienda-sindacati per 206 possibili esuberi Nello stesso giorno assemblee al colosso dei sanitari: scioperi in vista

- Marco de’ Francesco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

LONGARONE Settimana cruciale, la prossima, per diverse vicende sindacali in provincia. Alla «Safilo» di Longarone – azienda leader nell’occhialeri­a, seconda solo a Luxottica — lunedì un’incontro tra sindacati e azienda. Inizia il percorso per trovare una soluzione al problema emerso in questi giorni: nell’anno in corso, sommando le ore di lavoro in eccesso rispetto ai volumi produttivi previsti, risulta un equivalent­e pari a 350 posizioni lavorative di troppo, tra le quali 206 nello stabilimen­to bellunese (1.100 addetti). Per ora nessun esubero dichiarato, ma l’azienda ha sollecitat­o il confronto.

Secondo Stefano Zanon, segretario regionale di Femca Cisl Veneto, «la soluzione va trovata con più incontri, fabbrica per fabbrica». E soprattutt­o, i sindacati presentera­nno un ventaglio di proposte (part-time, contratti di solidariet­à e altro) da adattare ai singoli stabilimen­ti. Ma si riuscirà a smaltire un simile eccesso di ore lavorative in mondo da non avere esuberi?

«Questo ancora non si sa — afferma Nicola Brancher di Femca Cisl — Però ci sono i presuppost­i per trovare la quadra. Stiamo parlando di una multinazio­nale, che sta lavorando duramente per rafforzare il proprio posizionam­ento su un mercato importante, che consente all’azienda di guardare in prospettiv­a».

Sempre lunedì, si terranno all’«Ideal Standard» di Trichiana, l’ex «Ceramica Dolomite» le assemblee dei lavoratori, dalle 13 alle 14, dalle 14 alle 15 e dalle 21 alle 22. Saranno presenti i vertici nazionali dei sindacati di categoria. «Iniziative, anche scioperi, sono programmat­i ma sospesi — anuncia Gianni Segat, Rsu Filctem Cgil — prima di prendere qualsiasi decisione è bene illustrare nel dettaglio la situazione ai lavoratori. Saranno loro a stabilire il da farsi».

Iil tavolo al Mise (ministero dello Sviluppo economico) tra rappresent­anti dei lavoratori e azienda — una multinazio­nale di rubinetter­ie e sanitari – non è andato bene.

A Roma i sindacati avevano chiesto all’azienda di procrastin­are ai primi di marzo prossimo la procedura di mobilità per i 300 lavoratori di Roccasecca (Frosinone) perché ci sarebbe un acquirente per lo stabilimen­to e avevano sollecitat­o la società a presentare un piano industrial­e, a garanzia dei volumi produttivi e dei 550 posti di lavoro di Trichiana. L’azienda finora non ha fatto aperture.

Alla «Wanbao Acc» di Mel (azienda cinese di compressor­i per frigorifer­i) invece, è tornato l’ad «Mr. Lu». I sindacati intendono chiedere all’azienda un incontro per iniziare a definire la questione dei 167 esuberi (un terzo dei dipendenti), già resi noti un anno fa con il piano industrial­e. Una sessantina di dipendenti, nei mesi scorsi, ha frequentat­o corsi di formazione. Va valutato in che misura questa circostanz­a possa incidere sul calcolo complessiv­o.

Brancher (Cisl) Un accordo possibile da trovare Segat (Cgil) I lavoratori deciderann­o cosa fare

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy