Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Fucile contro i turisti, condannato gestore del rifugio

Erano entrati per errore in un magazzino. L’imputato dovrà pagare una multa da 15mila euro

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BELLUNO Due mesi di reclusione convertiti in una multa da 15.000 euro. Non è bastata la confession­e di Adriano Roncali, il gestore del Rifugio Casera Ditta nel comune di Erto e Casso (in provincia di Pordenone) accusato di minaccia aggravata nei confronti di una famiglia. Ieri è arrivata la condanna. L’8 aprile del 2012 aveva insultato cinque escursioni­sti, tutti della stessa famiglia, minacciand­ole più volte con una carabina. A raccontare i fatti le stesse vittime.

«Avevamo prenotato il pranzo in quel rifugio – hanno spiegato in aula – Siamo arrivati tardi, verso le 15, e abbiamo trovato chiuso». L’uomo aveva provato ad aprire una porta ma era finito in un magazzino. Roncali è sbucato fuori all’improvviso insultando­li e dicendo loro che era troppo tardi per mangiare. La famiglia allora se ne era andata ma le ingiurie sono continuate. Poco dopo, voltandosi, hanno visto il gestore del rifugio con in mano una carabina.

«L’ha puntata più volte verso di noi e poi ha sparato a salve in aria», ha continuato Bigarello. Erano scappati nel bosco e lì avevano sentito l’ultimo colpo, questa volta più forte degli altri, provenient­e forse da un fucile. Roncali ha ammesso di essere stato scortese e di aver reagito così perché spaventato, abitando da solo. Il pm ha chiesto otto mesi. La difesa l’assoluzion­e. Il giudice gli ha dato una pena pecuniaria di 15.000 euro. (d.p)

Il reato Accusato di minacce aggravate

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Armato Il titolare della struttura aveva una carabina

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