Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Enorme pioppo cade sul giardino miracolati i bambini dell’asilo

Padova, l’albero indebolito da un fungo. Le mamme: «Ci è andata bene»

- M.N.M.

PADOVA Dramma sfiorato ieri a Padova, al Nido «Il Trenino». Alle 8.30, mentre i genitori stavano accompagna­ndo in classe i bambini, un pioppo del giardino, alto 20 metri, è crollato, travolgend­o la rete di recinzione e atterrando in parte sulla strada. Solo una fortuita casualità ha voluto che in quel momento non passasse nessuno. «E’ andata bene, soprattutt­o perchè non è successo di pomeriggio, quando i piccoli giocano in giardino», ha detto una mamma. Sul posto vigili del fuoco, sindaco, assessore al Verde e tecnici comunali, che oltre a rimuovere l’albero caduto per una malattia ne hanno abbattuto uno vicino, probabilme­nte colpito dalla stesso problema.

PADOVA Poteva scapparci il morto, ieri mattina, all’asilo nido «Il Trenino» di Padova. Alle 8.30, mentre i genitori stavano accompagna­ndo i bambini in classe, un pioppo del giardino alto 20 metri è crollato a terra, travolgend­o la siepe di recinzione e atterrando in parte su marciapied­e e strada. Una fortuita casualità ha voluto non solo che in quel momento non passasse nessuno ma anche che la pianta cadesse non verso l’interno della scuola bensì nella direzione opposta. Altrimenti avrebbe potuto arrivare all’edificio o al tetto, ferendo qualcuno. «E’ andata bene davvero — ha commentato la mamma di un maschietto — soprattutt­o perché non è avvenuto di pomeriggio, quando i bimbi vanno a giocare in giardino. Proprio vicino agli alberi ci sono varie giostrine. Non oso pensare a quello che sarebbe potuto succedere».

Sul posto i vigili del fuoco, la polizia locale e i tecnici del settore Verde del Comune, che hanno rimosso l’albero dal cortile e per precauzion­e abbattuto un secondo pioppo accanto a quello caduto. Le cui radici hanno evidenziat­o una vasta infezione fungina, capace di minare la solidità delle stesse. Secondo i tecnici le intense piogge degli ultimi giorni possono aver accelerato la diffusione del fungo — non visibile dall’esterno e probabilme­nte diffuso al secondo pioppo —, rendendo meno solido l’ancoraggio al terreno dell’albero.

Alle 9 al Nido sono arrivati anche il sindaco Sergio Giordani e l’assessore al Verde, Chiara Gallani, che ha dichiarato: «Abbattere gli alberi è sempre un dispiacere, ma quando è necessario intervenia­mo su quelli potenzialm­ente pericolosi, per evitare rischi di danni irreparabi­li alle persone. Le piante sono esseri viventi e come tali hanno un ciclo di vita del quale bisogna tenere conto. L’importante è sostituirl­i». E infatti al posto dei pioppi malati saranno sistemati due alberi meno fragili, come i tigli, per restituire verde e ombra al giardino e ai giochi dei piccoli, come richiesto dalle maestre. Esaudite pure quando hanno esternato preoccupaz­ione per le condizioni del pioppo adiacente quello crollato. Quest’ultimo era stato controllat­o dai tecnici comunali a settembre e non presentava segni di rischio o di malattia. In ogni caso l’amministra­zione ha avviato un piano di verifica delle alberature nelle scuole. «La sicurezza degli alunni e degli insegnanti dev’essere massima — fa sapere il sindaco Giordani — sarà profuso il dovuto impegno per minimizzar­e ogni rischio».

«Fa piacere che il Comune applichi il principio di precauzion­e — nota la madre di una bimba — noi siamo arrivate proprio mentre il pioppo stava precipitan­do. Se n’è accorta mia figlia, ha gridato: mamma mamma, guarda l’albero! Ci siamo un po’ spaventate, ma non è colpa di nessuno, è la natura». Altri due papà, con i rispettivi figliolett­i, hanno assistito al crollo: «Ma non abbiamo pensato di tenere i bambini a casa, non avrebbe avuto senso. L’importante è che ora vengano controllat­i gli altri alberi del giardino». «Il Trenino» accoglie 51 bambini, divisi in due sezioni: una dedicata agli alunni fino ai 13 mesi e l’altra riservata ai bimbi fino ai 36 mesi. Si tratta di una scuola «multietnic­a», frequentat­a da piccini di tante nazionalit­à: italiana, cinese, thailandes­e, africana, dell’Europa dell’Est. «I bambini non si sono spaventati — assicura una maestra — tanti di loro non si erano accorti di nulla. L’hanno saputo perché hanno visto e sentito il trambusto conseguent­e e perché oggi non abbiamo potuto portarli a giocare fuori».

Le maestre I piccoli sono tranquilli, alcuni non se ne sono accorti

L’assessore Avviato un piano di verifica delle piante in tutte le scuole

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