Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Neoeletti e piccola impresa, un patto
I parlamentari s’impegnano per meno tasse e più aiuti ad hoc
BELLUNO Defiscalizzazione, meno burocrazia, aiuti per le imprese di montagna, infrastrutture fisiche e digitali: in una parola, autonomia. Appia e Confartigianato di Belluno hanno presentato ieri ai neoeletti parlamentari bellunesi un documento congiunto, chiedendo attenzione per un territorio, «fragile, in sofferenza, ma dalle grandi potenzialità».
Sul tavolo molti argomenti a carattere nazionale, con alcuni focus specifici sui territori montani e sul Bellunese. Tra i punti-cardine del documento, la richiesta di prevedere un contributo a fondo perduto del 50% delle spese finalizzate «alla ristrutturazione, riconversione, riattivazione, ampliamento e trasferimento di attività produttive esistenti», oltre a una «No tax area per i primi 4 anni di avviamento di un’impresa in zona montana da parte di giovani o donne».
Il documento è stato condiviso da tutti i parlamentari presenti (unica assente la senatrice Sonia Fregolent) che hanno posto l’accento in particolare su specificità, rapporti con la Regione, turismo e spopolamento.
«Il documento riprende molti dei punti del nostro programma — ha fatto notare il neosenatore leghista Paolo Saviane — che evidentemente è stato premiato perché viene incontro alle esigenze del territorio. Non dimentichiamo che l’autonomia è stata voluta dal 56% dei veneti, non dei leghisti, quindi è un tema che deve interessare tutte le forze politiche».
L’autonomia, o meglio, la specificità della montagna è l’argomento da cui partire per il riconfermato deputato del Pd, Roger De Menech. «In 5 anni qualcosa abbiamo fatto — ha spiegato — Nel Bellunese sono arrivate più risorse. Ora però questi fondi vanno resi organici, lavorando su ciò che c’è già: la legge sui piccoli comuni, ad esempio, va riempita di contenuti, bisogna specificare bene cosa significa essere montani, per evitare che lo diventino tutti o così facendo non lo sarà più nessuno». Per il pentastellato Federico D’Incà «occorre porre grande attenzione allo spopolamento, sarà questa la sfida da vincere. Guardando, ha commentato il deputato leghista Mirko Badole, «all’Alto Adige, che ha la crescita demografica più alta d’Italia».