Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Alle sale apollinee della Fenice il jazz multicultu­rale di Krija e Pacheco

- (Fabio Velo Dalbrenta)

«Un albero con le radici profondame­nte ancorate alla tradizione di Cuba ma i cui rami hanno trovato casa ovunque nel mondo». Il percussion­ista marocchino Rhani Krija (musicista conteso dalle star del jazz, della world music e del rock) descrive così lo stile di Marialy Pacheco. Oggi suonerà in duo con la pianista cubana alle Sale Apollinee del teatro La Fenice di Venezia (www.teatrolafe­nice.it) nell’ambito di Jazz & La Fenice, cartellone promosso da Veneto Jazz. Marocuba, questo il nome dello spettacolo, è un viaggio sonoro che si sviluppa attraverso la fusione dei ritmi dell’isola caraibica con quelli nordafrica­ni, entrando in territori europei e rimanendo a cavallo tra swing e groove. Forte di un fraseggio che possiede rigore ritmico e melodia insieme, la Pacheco si è formata artisticam­ente nella sua Cuba per poi costruirsi una reputazion­e internazio­nale in tour. È stata la prima donna a vincere il Montreaux Jazz Piano Competitio­n (2012) e la prima pianista a venire eletta «Bösendorfe­r Artist» dalla casa di pianoforti austriaca. Nel 2014 ha eseguito un concerto di Bach con la Queensland Symphony Orchestra. Krija, da 15 anni al fianco di Sting, è uno fra i più autorevoli custodi delle tradizioni musicali marocchine. L’incontro con la Pacheco risale al 2013 e da allora i due musicisti non hanno mai smesso di collaborar­e. Il concerto è anticipato alle 19 dal quintetto Vocal Geeks che affronta un repertorio swing polifonico.

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