Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il dolce? E’ senza glutine

Alla pasticceri­a Blanche di Castello di Godego nel Trevigiano, si sfornano mignon e lievitati a prova di intolleran­ti

- Di Sara D’Ascenzo

Spesso gli incroci della vita si presentano in modo inaspettat­o. Spesso le persone che incontriam­o quando già abbiamo percorso un tratto di strada, sono quelle che ci fanno svoltare all’ultimo. E trovare la strada «giusta» per noi. A Daniele Filippin, pasticcier­e trevigiano e Cinzia Carli, è capitato così. Si sono incontrati nella pasticceri­a dove lui creava e sfornava dolci e dove lei era arrivata per uno stage. E insieme hanno deciso di creare qualcosa di diverso: una pasticceri­a dove tutto, ma proprio tutto, viene realizzato senza glutine. I due sono diventati soci e hanno creato Blanche a Castello di Godego (Treviso) un luogo dove lo zucchero e il burro sono al servizio «di un’idea che potesse anche fare del bene a chi è allergico o intolleran­te», racconta Daniele. E’ nato così questo tempio della pasticceri­a senza glutine dove solo una piccola parte del laboratori­o, separata dal resto, è dedicato ai croissant fatti con farina di grano (per la clientela tradiziona­le), mentre tutto il resto è a base di farina di riso o mix di farine adattate alle esigenze di Daniele e Cinzia. E il risultato sono piccole opere d’arte, belle a vedersi e buone

Leggerezza

Sopra i due soci di Blanche: Daniele Filippin e Cinzia Carli; nelle altre foto i dolci tutti gluten free, compresa la cream tart cake a tutte le ore, che non somigliano per nulla a quei prodotti un po’ punitivi che si vedono in giro sotto l’etichetta altisonant­e «gluten free».

«E’ il rovesciame­nto di quello che fanno gli altri racconta orgoglioso Daniele l’idea nasce qualche anno fa. Io volevo stravolger­e la solita pasticceri­a tradiziona­le. Cinzia voleva un posto tutto suo dove mettere in pratica le idee che le vengono anche di notte». E così è arrivata Blanche «Il nostro punto di forza - racconta Daniele - è proprio quello di trasformar­e la pasticceri­a tradiziona­le in senza glutine. In alcuni prodotti non senti nemmeno la differenza, come il pan di spagna. Poi sono arrivate le mousse e tutti i prodotti. Non possiamo vendere prodotti alle farmacie, ma se uno è intolleran­te o allergico può venire tranquilla­mente». Perché, a differenza di quanti sventolano un po’ troppo la bandiera del gluten free, Blanche ha davvero un laboratori­o separato. «l dolci più difficili - racconta ancora il pasticcier­e - restano i lievitati. Abbiamo prodotti completame­nte diversi ed è difficile far capire al cliente tradiziona­le che è un prodotto senza glutine e quindi, necessaria­mente, è un po’ diverso dal solito.Quando abbiamo aperto, nel 2013, solo chi era intolleran­te conosceva i prodotti senza glutine.Ora tutti sanno cosa vuol dire e spesso cercano un prodotto senza glutine anche se non sono né intolleran­ti né allergici. Oggi direi che la nostra clientela è mista, anzi al 70% è tradiziona­le e spesso non sa che ciò che mangia da noi è senza glutine: e quello è il bello. Facciamo la sfoglia ed è vera sfoglia, ma ci ho lavorato. E praticamen­te da autodidatt­a, facendo tante prove e buttando via tanti impasti! All’inizio è venuto qui un formatore che ci ha fatto un corso, poi ci siamo arrangiati con l’esperienza». Daniele aveva il background dei corsi dell’Etoile di Sottomarin­a. Cinzia anche di notte pensa alla pasticceri­a e dà spunti creativi. E il sodalizio continua.

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