Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bastia, ecco il Prosecco con la natura in fondo
Nell’azienda di Michele Rebuli, a Valdobbiadene, i vini evocano onestà e contatto con il territorio
o iniziato l’attività di viticoltore da ragazzo, seguendo mio padre Toni sui ripidi vigneti di Valdobbiadene. Mi ha insegnato a piantare una vite, a seguirne la crescita, ad amare tutti i lavori che una riva richiede. Ma soprattutto mi ha preparato ad accettare tutto ciò che la natura riserva». Si presenta così Michele Rebuli, erede di quattro generazioni di viticoltori che hanno vissuto la storia della Glera dall’era in cui era un alimento fino ai successi mondiali delle bollicine. Il regno dell’azienda Bastia è a Saccol di Valdobbiadene, Treviso, località che dovrebbe ottenere il bollino di
La bottiglia
Il frizzante Capo degli onesti, prosecco col fondo, quasi una bandiera dell’azienda Batia
fondo» che svolge la rifermentazione naturale e spontanea in bottiglia: una volta terminata ecco un leggero deposito costituito esclusivamente da lieviti naturali. È il metodo ancestrale, quasi una sorta di «metodo classico» che per Bastia è il core business: se ne immettono sul mercato in media 20/25 mila bottiglie all’anno.«Al gusto è secco ma armonico, sapido con una buona mineralità, con delle leggere sfumature di crosta di pane e frutta matura – spiega Michele Rebuli . Ma la sua caratteristica più importante è quella del fondo: una volta veniva considerato un difetto, ora è diventata caratteristica di tipicità che tutti ci invidiano».
Al lavoro
Michele Rebuli è erede di quattro generazioni di viticoltori nella zona che sogna di diventare patrimonio Unesco
Michele Rebuli