Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fumetto sulle foibe, salta l’evento. «Minacce di morte»
Sit-in contro l’Esu: «Fascisti». Ira dell’assessore
PADOVA La presentazione del fumetto «Foiba Rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana», che doveva svolgersi domani nella residenza Esu Ederle di Padova salta tra polemiche e minacce. La conferma arriva dall’assessore regionale Elena Donazzan. «Sono arrivate minacce di morte e abbiamo annullato tutto per tutelare le forze dell’ordine ha spiegato l’assessore regionale - terrò una conferenza stampa e dirò cose pesanti». L’evento è contestato da alcune associazioni studentesche che accusano: «Spazio ai fascisti».
PADOVA La tensione si tagliava a fette da sabato scorso, cioè da quando due sigle studentesche avevano espresso la loro contrarietà all’evento. Col passare delle ore la protesta si è allargata e inasprita, fino all’epilogo sopra le righe che ha convinto gli organizzatori ad annullare tutto.
Ci sono anche alcune minacce di morte dietro alla decisione di rinviare a data e luogo da destinarsi la presentazione del fumetto «Foiba Rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana», che doveva svolgersi domani nella residenza Esu Ederle di Padova. La conferma arriva dall’assessore regionale Elena Donazzan, che doveva portare i saluti istituzionali.
«Sono arrivate minacce di morte e abbiamo annullato tutto per tutelare le forze dell’ordine - ha detto Donazzan - giovedì (domani, ndr) terrò una conferenza stampa e dirò cose pesanti».
Il libro, scritto da Emanuele Merlino e pubblicato da Ferrogallico, ruota attorno alla vicenda di una ragazza istriana che studiava a Padova, stuprata e uccisa dai partigiani jugoslavi prima di essere gettata in una foiba, poi premiata con la laurea ad honorem, la medaglia al merito civile e una targa in Ateneo.
Il problema è che a stamparlo non è una casa editrice qualsiasi: fondata da Federico «Skoll» Goglio, un musicista di rock «identitario» vicino a CasaPound e condannato per apologia di fascismo, Ferrogallico vuole «tramandare memorie, personaggi e storie sui quali grava il velo di silenzio e oblio del conformismo culturale».
Gli studenti avevano puntato il dito proprio contro i tre relatori (oltre all’autore e all’editore, anche il giornalista Fausto Biloslavo), tutti accusati a vario titolo di simpatie per l’estrema destra. E anche l’Ateneo aveva preso le distanze dall’iniziativa. Ieri gli studenti hanno organizzato un blitz sotto la sede Esu di via San Francesco, dove hanno appeso uno striscione con la scritta «Nessuno spazio ai fascismi in università» e alcuni manifesti per «smascherare» i relatori dell’incontro. «Gli studenti scandivano cori antifascisti e sono sceso a parlare con loro - spiega Stefano Ferrarese, direttore dell’Esu -. Prendo atto della violenza con cui si interviene su certi temi: la presentazione del fumetto ha suscitato un putiferio sproporzionato, dobbiamo tutelare la serenità degli studenti nelle nostre residenze».
Le polemiche trovano sponda anche in Comune, nella compagine di Coalizione Civica, il movimento più a sinistra della maggioranza guidata dal sindaco Sergio Giordani: «È stato da poco approvato una delibera che prevede di non concedere sale pubbliche a chi non si riconosce nei valori della Costituzione e si dichiara appartenente alle forze neofasciste. Pure i luoghi di formazione come quelli dell’Esu e dell’Università non dovrebbero essere riempiti di parole e libri che diffondono xenofobia, sessismo, violenza e odio»