Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Visione civica», la lista di Manildo Nuove manovre nel centrosinistra
Malumori nel Partito Democratico. «Coalizione» cerca il dialogo con il sindaco
TREVISO C’è il nome della lista del sindaco alle comunali: si chiamerà «Visione Civica» e raccoglierà quella società civile sulla quale Giovanni Manildo ha deciso di puntare per il suo secondo mandato a Ca’ Sugana. Rende così ancora più evidente la volontà di smarcarsi dalla politica e dal Pd, il partito che l’ha lanciato, mettendo il proprio nome in secondo piano per una lettura più ecumenica; sarà composta per metà da persone di fiducia di Manildo, con l’amico Jacopo Lodde capolista e coordinatore, e per metà dai volti della ex-civica Per Treviso di Ofelio Michielan.
Gli ultimi giorni hanno registrato diversi movimenti nel centrosinistra cittadino: il probabile ritorno di Impegno Civile fra le reazioni irritate degli alleati, l’insoddisfazione di una parte del Partito Democratico per le modalità di organizzazione della campagna (troppo mediatica, poco concreta), i malumori nei confronti di chi oggi è a Ca’ Sugana ma ha scelto di non candidarsi in lista e il tentativo di dialogo (forse l’ultimo) di Coalizione Civica, la lista di sinistra critica con la giunta e ai ferri corti con la maggioranza. La coalizione pro-Manildo sta ancora affinando gli ultimi dettagli, il tempo c’è ma quello che serve in questo momento sono la volontà e la condivisione.
Andiamo per ordine. Il Pd martedì sera ha riunito i militanti ma qualche malumore è emerso: un esponente storico come Giorgio Troncon ha rimproverato all’amministrazione di essere stata poco coinvolgente, sottolineando che molte risposte alle domande dei cittadini non sono arrivate. La base brontola ed è poco partecipativa. L’8 aprile è stato organizzato all’ex Pagnossin, ai confini di Treviso, un incontro programmatico, il cantiere elettorale dell’Officina Manildo: avrà 14 tavoli tematici per elaborare la prima bozza di programma, in piena liturgia dem, per aprire ai cittadini, ma le adesioni dal Pd scarseggiano. L’entusiasmo del 2013 si è affievolito.
Altra novità recente è il ripescaggio di Impegno Civile: l’idea di far confluire la lista gialla in una civica sta naufragando per la difficoltà a trovare collocazione ad alcune figure e pare che Luciano Franchin ne stia imponendo la discesa in campo. In questo modo però le liste pro-Manildo sarebbero sei e non cinque come nelle intenzioni del sindaco. Altra intenzione del sindaco è far candidare tutti gli assessori uscenti, ogni no sarà un brutto segnale.
Coalizione Civica (Chaibi, Calesso, Zanivan) è ancora alla porta e bussa; ieri ha lanciato un appello a Manildo: «Chiediamo un confronto sulle cose da fare per accelerare il processo di cambiamento, recuperare il tempo perduto in alcuni ambiti, dall’ambiente alla coesione sociale, di rovesciare la logica delle priorità mettendo al primo posto le periferie. Serve un centrosinistra unito per sconfiggere il centrodestra». Manildo però ha già copertura a sinistra del Pd con Futura (Nieri, Cabino, Zappia) che sta lavorando sodo; ci sono poi Treviso Civica (Rosi, Vitale) e Trevisoè (Camolei); per Coalizione spazio ce n’è poco.
Sabato pomeriggio ci sarà la partita che apre la campagna elettorale al campo di calcio di Sant’Angelo: maglie blu per chi c’è già, maglia bianca per chi vorrà contribuire al nuovo progetto.