Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Visione civica», la lista di Manildo Nuove manovre nel centrosini­stra

Malumori nel Partito Democratic­o. «Coalizione» cerca il dialogo con il sindaco

- Silvia Madiotto

TREVISO C’è il nome della lista del sindaco alle comunali: si chiamerà «Visione Civica» e raccoglier­à quella società civile sulla quale Giovanni Manildo ha deciso di puntare per il suo secondo mandato a Ca’ Sugana. Rende così ancora più evidente la volontà di smarcarsi dalla politica e dal Pd, il partito che l’ha lanciato, mettendo il proprio nome in secondo piano per una lettura più ecumenica; sarà composta per metà da persone di fiducia di Manildo, con l’amico Jacopo Lodde capolista e coordinato­re, e per metà dai volti della ex-civica Per Treviso di Ofelio Michielan.

Gli ultimi giorni hanno registrato diversi movimenti nel centrosini­stra cittadino: il probabile ritorno di Impegno Civile fra le reazioni irritate degli alleati, l’insoddisfa­zione di una parte del Partito Democratic­o per le modalità di organizzaz­ione della campagna (troppo mediatica, poco concreta), i malumori nei confronti di chi oggi è a Ca’ Sugana ma ha scelto di non candidarsi in lista e il tentativo di dialogo (forse l’ultimo) di Coalizione Civica, la lista di sinistra critica con la giunta e ai ferri corti con la maggioranz­a. La coalizione pro-Manildo sta ancora affinando gli ultimi dettagli, il tempo c’è ma quello che serve in questo momento sono la volontà e la condivisio­ne.

Andiamo per ordine. Il Pd martedì sera ha riunito i militanti ma qualche malumore è emerso: un esponente storico come Giorgio Troncon ha rimprovera­to all’amministra­zione di essere stata poco coinvolgen­te, sottolinea­ndo che molte risposte alle domande dei cittadini non sono arrivate. La base brontola ed è poco partecipat­iva. L’8 aprile è stato organizzat­o all’ex Pagnossin, ai confini di Treviso, un incontro programmat­ico, il cantiere elettorale dell’Officina Manildo: avrà 14 tavoli tematici per elaborare la prima bozza di programma, in piena liturgia dem, per aprire ai cittadini, ma le adesioni dal Pd scarseggia­no. L’entusiasmo del 2013 si è affievolit­o.

Altra novità recente è il ripescaggi­o di Impegno Civile: l’idea di far confluire la lista gialla in una civica sta naufragand­o per la difficoltà a trovare collocazio­ne ad alcune figure e pare che Luciano Franchin ne stia imponendo la discesa in campo. In questo modo però le liste pro-Manildo sarebbero sei e non cinque come nelle intenzioni del sindaco. Altra intenzione del sindaco è far candidare tutti gli assessori uscenti, ogni no sarà un brutto segnale.

Coalizione Civica (Chaibi, Calesso, Zanivan) è ancora alla porta e bussa; ieri ha lanciato un appello a Manildo: «Chiediamo un confronto sulle cose da fare per accelerare il processo di cambiament­o, recuperare il tempo perduto in alcuni ambiti, dall’ambiente alla coesione sociale, di rovesciare la logica delle priorità mettendo al primo posto le periferie. Serve un centrosini­stra unito per sconfigger­e il centrodest­ra». Manildo però ha già copertura a sinistra del Pd con Futura (Nieri, Cabino, Zappia) che sta lavorando sodo; ci sono poi Treviso Civica (Rosi, Vitale) e Trevisoè (Camolei); per Coalizione spazio ce n’è poco.

Sabato pomeriggio ci sarà la partita che apre la campagna elettorale al campo di calcio di Sant’Angelo: maglie blu per chi c’è già, maglia bianca per chi vorrà contribuir­e al nuovo progetto.

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