Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Meteo sempre più estremo» L’Arpav si attrezza

Ieri l’inaugurazi­one. In Veneto medie salite di 1,8 gradi in 50 anni

- Di Andrea Pistore

L’Arpav, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, conta su nuove strutture e tecnologie all’avanguardi­a per previsioni e analisi, tra cui un nuovo radar in montagna. «Il meteo sta diventano sempre più estremo» spiegano. Con estati più calde e inverni più freddi.

Dolomiti da record E si scia fino a Pasqua

PADOVA Farà sempre più caldo ed estati torride come quella del 2003 o come la scorsa diventeran­no la normalità per il Veneto. Lo dice l’Arpav, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, che da ieri conta su nuove strutture all’avanguardi­a per previsioni e analisi. Le sale di Teolo nel Padovano, dove ieri si è venuto il vernissage e di Arabba nel bellunese potranno usufruire infatti di nuove tecnologie, grazie al milione e mezzo di euro stanziato dalla Regione. Altri 650mila euro sono pronti per un investimen­to che garantirà nei prossimi anni maggiore precisione per le previsioni ad alta quota che riguardano tutta l’area delle Dolomiti. Bisogna attrezzars­i, d’altronde. Verrà acquistato un nuovo radar mobile, capace di fotografar­e la situazione di tutta la zona del bellunese e che potrebbe essere installato sul monte Rite.

In una fase storica dove gli eventi meteorolog­ici stanno evolvendo velocement­e, diventa imprescind­ibile riuscire a prevenire in tempo le ondate di gelo o di caldo, le famigerate bombe d’acqua o i periodi di siccità. L’andamento climatico osservato in Veneto dagli anni ‘50 conferma quanto sta accadendo su scala europea con una significat­iva crescita dei valori termici: le medie annuali sono salite di circa 1,8 gradi tra il 1955 e il 2004, più marcatamen­te in estate che in inverno. Anche le temperatur­e minime sono cresciute di 1,1 gradi negli ultimi 50 anni. È aumentato poi il numero di notti calde, con una diminuzion­e di quelle fredde. Nell’ultimo ventennio le temperatur­e medie hanno descritto un trend di +1,3 gradi. Il dato sulle piogge mostra un aumento incostante. Ad anni record come quelli del 2010 e del 2014 si sono contrappos­te stagioni con picchi verso il basso come nel 2003 e nel 2015. La tendenza comunque è quella di una crescita media di giorni piovosi.

E il futuro? Le proiezioni tra il 2071 e la fine del secolo immaginano estati e autunni con un +4 gradi, inverni e primavere con +3 gradi. «Tutto è iniziato con la modifica della legge regionale che ha dato più autonomia ad Arpav — spiega il

BELLUNO Una stagione da capogiro per le Dolomiti: Federarlbe­rghi parla di un’affluenza oltre tutte le aspettativ­e. Il gioiello delle Dolomiti si conferma Cortina, con prenotazio­ni da record e piste aperte fino al primo maggio. «L’impegno della Regione- dice Marco Michielli presidente di Federalber­ghi Veneto- sta dando i suoi frutti.» La modernizza­zione delle strutture sciistiche in vista dei Mondiali di sci del 2021, fa ben sperare per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. direttore Nicola Dell’Acqua — e si è concluso con questi investimen­ti che riguardano l’ammodernam­ento del sistema previsiona­le che è fondamenta­le in base ai cambiament­i climatici. Gli eventi estremi sono aumentati e necessitan­o di strumentaz­ione all’avanguardi­a». Il nuovo radar mobile che verrà installato guarda al futuro della montagna: «Gli investimen­ti sono di 1,5 milioni di euro — spiega Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all’ambiente — Oggi abbiamo due radar per la pianura, uno a Teolo e uno a Concordia Sagittaria che servono la parte bassa del territorio. Per la montagna abbiamo previsto di acquistarn­e uno mobile per circa 650mila euro che può essere installato ad esempio sul monte Rite a Cibiana e che coprirebbe al meglio le Dolomiti. Ci sono importanti avveniment­i come i mondiali di Cortina del 2021 e si spera le Olimpiadi del 2026. La parte in montagna è quella che ha situazioni più a rischio per fenomeni piovosi intensi, si pensi alla frana dell’anno scorso a Cortina. Arpav non fa solo previsioni per i cittadini, ma anche analisi che poi vengono mandate ai sindaci e che servono come riferiment­o per la protezione civile su più fronti come quello delle gelate, del caldo estremo o dei rischi idraulici».

 ?? (foto Bergamasch­i) ??
(foto Bergamasch­i)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy