Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Migranti, Nordio vigilerà sul bando
Treviso, il magistrato guiderà la commissione sull’ex caserma. Profughi in netto calo
TREVISO L’accoglienza dei rifugiati a Treviso scende a quota 1.900, quasi mille in meno rispetto allo scorso anno. «Merito della gestione virtuosa delle pratiche», spiegano in Prefettura. Il prossimo passo, ora, è il nuovo bando per l’affidamento dell’ex caserma Serena: 8,3 milioni di euro per 399 posti. Il prefetto Laura Lega ha incaricato l’ex procuratore di Venezia Carlo Nordio di presiedere la commissione di gara. Un nome che è garanzia di legalità
TREVISO L’accoglienza dei rifugiati a Treviso scende a quota 1.900, numero che sembrava impensabile fino a un anno fa quando i presenti erano quasi 2.800. Lo stop degli sbarchi e lo snellimento delle pratiche per il riconoscimento dello status, grazie a un lavoro certosino degli uffici, ha portato buoni frutti e anche l’ex caserma Serena, il più grande «Cas» in provincia, si è svuotato: è arrivato ad ospitare poco più di 400 migranti, abbattendo anche la soglia di 437 (erano quasi 800 un anno fa).
Il report della Corte dei Conti che premia la Marca «esempio di buona gestione» è stato accolto con grande soddisfazione dalla Prefettura di Treviso che ha coordinato la macchina dell’emergenza e negli ultimi tre anni, in un territorio particolarmente difficile, ha predisposto i bandi per la gestione dei centri. Il risultato è stato un risparmio per le casse pubbliche, su scala provinciale, di oltre due milioni di euro all’anno: a tanto infatti ammonta il ribasso di gara di 7 euro sui 35 al giorno pro capite stabiliti a livello ministeriale.
Così adesso il prossimo passo è il nuovo bando per l’affidamento della Serena, al confine fra Treviso e Casier, 8,3 milioni di euro per 399 posti (quindi il numero è quasi raggiunto anche se il sindaco ha chiesto di rispettare la quota di 235): è diviso in quattro «lotti» per i quali si sono candidati sedici soggetti. La Prefettura ha incaricato un uomo delle istituzioni e della legge per presiedere la commissione di gara: sarà l’ex procuratore di Venezia Carlo Nordio, magistrato dal 1977, un nome che è garanzia di legalità e rispetto della trasparenza. Non sono state individuate particolari emergenze contingenti ma per dare significato e importanza a un tema socialmente ed economicamente rilevante la scelta è caduta su Nordio.
L’indagine della Finanza sull’accoglienza trevigiana, lo scorso anno, ha setacciato ogni documento in possesso degli uffici territoriali del governo e alla fine Treviso è emersa come modello positivo nel confronto con Prato, Reggio Calabria e Avellino (già il presidente dell’anticorruzione Raffaele Cantone lo scorso anno si era espresso in termini simili). In primis per le motivazioni di risparmio economico, ma anche per la capillarità dei controlli su ingressi nelle strutture, attività educative e sicurezza coordinate dalla Prefettura.
Ma dove sono finiti i quasi mille richiedenti asilo usciti dai Cas e dai centri di accoglienza? Gli arrivi sono a quota zero, quindi si tratta di iter completati presso la commissione per le domande di status. «Per la maggior parte, ottenuto il permesso umanitario, si sono trasferiti in altre province o hanno trovato lavoro e si sono resi autonomi», spiegano in piazza dei Signori. Ci sono anche quelli che non hanno mezzi di sopravvivenza e vivono sotto la soglia di povertà: «Ma ora tocca alla fase B del progetto ministeriale, quello dell’integrazione e dell’inserimento per evitare le marginalità sociali».