Domani l’addio ad Angelo Gatto, il maestro del mosaico

foto pubblicate sul suo profilo Facebook. L’ultima quella con il padre Giorgio, il 19 marzo, per la festa del papà, che li ritrae insieme felici. Tutto spazzato via da un malore improvviso e fulminante.

Lo stesso tragico destino era toccato, soltanto il 25 febbraio scorso, a Nicole Roberto, 18enne di Breda di Piave, stroncata da un’embolia polmonare. La ragazza, studentessa della scuola di formazione professionale «Turazza» si era sentita male ed era stata ricoverata all’ospedale di Treviso, dove le sue condizioni dopo un iniziale miglioramento sono precipitate. È morto invece in pochi minuti Pierpaolo Perissinotto, il 14enne di Salgareda stroncato da un malore fulminante. Il ragazzo era crollato in casa, la sera del 24 febbraio, davanti al fratellino di 8 anni. «Ho mal di testa», aveva detto prima di perdere conoscenza e morire prima che i soccorsi potessero fare qualcosa per aiutarlo. L’autopsia ha accertato che a ucciderlo è stata una patologia congenita. A 95 anni, dopo una carriera di successi dall’Italia al Giappone, è morto Angelo Gatto, maestro del mosaico contemporaneo, amico di Gino Rossi e Arturo Martini. Nato nel 1922 a Quinto, subito avviato agli studi artistici, era sopravvissuto a due anni di prigionia in un campo di concentram ento (dove incontrò anche Giovannino Guareschi) dopo la cattura dell’8 settembre 1943. Ma proprio l’arte l’aveva salvato da morte certa. Completati gli studi all’Accademia aveva lavorato agli affreschi di villa Chiminelli a Sant’Andrea, aveva realizzato mosaici, decorazioni e vetrate in molte chiese, tra le quali la chiesa di San Martino di Lupari. A Castelfranco aveva il suo atelier e aveva fondato la scuola di pittura Casa Barbarella. L’ultimo saluto sarà nella chiesa di Sant’Andrea domani mattina alle 10.