Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
E Manildo lancia la sua «Leopolda» «Vareremo il patto con i trevigiani»
L’8 aprile i lavori all’ex Pagnossin. «Ci sarà chi tiene al bene della città»
TREVISO Sarà la Leopolda di Giovanni Manildo quella di domenica 8 aprile: Officine Treviso è «un patto per la città nato dalle persone per le persone per dare vita a un nuovo programma di rilancio del cambiamento iniziato nel 2013, obiettivi e idee condivisi attorno ai quali aggregare le forze civiche». Il sindaco uscente e ricandidato del centrosinistra scansa nuovamente la politica e si rivolge alla società civile. Il modello ricalca quello di Firenze: sul palco si alterneranno «amministratori, ospiti d’eccezione e persone che hanno a cuore il bene di Treviso». Ne nascerà, spiega Manildo, «un manifesto che sarà il nostro patto con i trevigiani». L’Officina (un nome usato anche dall’ex sindaco di Milano Pisapia) si terrà dalle 14 all’ex Pagnossin, al confine con Quinto: la scelta del luogo è caduta sullo stabilimento Open Dreams dell’imprenditore Damaso Zanardo. Per un progetto così ampio e partecipato, con centinaia di persone attese (Pd, Treviso Civica, Treviso è, Per Treviso, Futura, Visione Civica e Impegno Civile) serviva uno spazio versatile e capace di ospitare quattordici tavoli di lavoro «per individuare soluzioni ai problemi concreti della città».
Un passo in avanti l’ha fatto intanto Impegno Civile, la civica che doveva essere assorbita e invece rilancia. Non è ancora la presentazione di una lista ma poco ci manca: con un nuovo simbolo giallo senza il nome di Luciano Franchin promuove un appuntamento domani sera alle Stefanini per parlare del piano degli interventi, al quale parteciperà anche il sindaco: «Il lavoro svolto con 140 elaborati ci impone di renderlo accessibile e chiaro. Fino al 21 maggio sarà possibile ai cittadini presentare osservazioni». E la lista? «Manildo ha chiesto a tutti di non fare fughe in avanti o proclami prima dell’8 aprile, il dialogo è iniziato da tempo» rimarcano i gialli. E Franchin: «Abbiamo già individuato le persone che parteciperanno ai tavoli, noi ci saremo. Ogni scelta verrà concordata con il sindaco e la squadra. Chi sarà in coalizione lo vedremo più avanti». La curiosità sulla probabile sesta lista pro-Manildo è molta soprattutto nelle altre compagini in corsa: allargare la platea di civiche non era nei piani.