Schianto mortale a 18 anni, aperto un fascicolo per omicidio stradale L’embolia non ha lasciato scampo

MONTEBELLUNA Non sono ancora stati fissati i funerali di Simone Giupponi, il 18enne morto 48 ore dopo un incidente che sembrava banale. Il ragazzo, originario di Alano di Piave, nel Bellunese, giovedì sera era in sella al suo scooter con la fidanzata Asia quando, davanti al duomo di Montebelluna, si è scontrato con un’auto. I due erano stati sbalzati a terra ma Simone si era subito rialzato, preoccupato per la sua ragazza più che per sé stesso. E anche dopo, all’ospedale San Valentino dove i medici gli avevano diagnosticato una frattura al femore, aveva continuato a preoccuparsi per lei.

La prima Tac aveva dato esito negativo, ma in poche ore si è consumato il dramma, quando le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate per una sospetta complicanza molto rara, un’embolia polmonare grassa. Subito era stato trasferito in rianimazione, privo di conoscenza. Un quadro clinico, quello di Simone, che era affetto da una patologia cardiaca, peggiorato venerdì, quando i medici ne hanno deciso il trasferito all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Al suo capezzale i genitori Giovanni e Maria, il fratello Matteo insieme all’adorata Asia. Hanno sperato fino all’ultimo, ma sabato mattina il cuore di Simone ha smesso di battere. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e nelle prossime ore potrebbe disporre l’autopsia. Simone viveva da un paio d’anni a Montebelluna, insieme alla fidanzata Asia. Studiava all’Ipsia Scarpa ed era appassionato di motori. Con la sua morte, sale a sei il numero di giovani morti per incidente stradale dall’inizio dell’anno. Una strage che sembra non avere fine.

Bellunese Simone Giupponi viveva nel Trevigiano