Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
É in ospedale, licenziato da Contarina
Ingiusta causa, la Spa dei servizi ambientali obbligata al reintegro del lavoratore
TREVISO Assenza prolungata e ingiustificata, secondo Contarina Spa. Per questo il gruppo dei servizi ambientali di Spresiano due anni fa ha licenziato unilateralmente un dipendente romeno. Ma, al termine della causa per ingiusto licenziamento portata avanti da Cisl Treviso, è arrivato il reintegro. L’assenza era dovuta a una lunga degenza in ospedale, comprovata dai certificati che il dipendente ha spedito all’azienda. Che, comunque, annuncia ricorso.
TREVISO Non è un momento di grande armonia nelle relazioni sindacali fra Contarina Spa, gruppo dei servizi ambientali di Spresiano, e le organizzazioni dei lavoratori, in particolare la Cisl di Treviso.
Sigla, quest’ultima, che ieri ha messo a segno un punto a proprio vantaggio attraverso una sentenza del giudice del lavoro di Treviso con la quale è stato ordinato il reintegro di un dipendente romeno licenziato due anni fa per un motivo ritenuto illegittimo. Più nel dettaglio, l’azienda avrebbe interrotto unilateralmente il rapporto di lavoro a causa di un’assenza prolungata e ritenuta ingiustificata la quale, come invece accertato dalla magistratura, era riconducibile ad una degenza ospedaliera provocata da un serio problema di salute che ha colpito l’uomo mentre questo stava trascorrendo una vacanza in patria. «Noi non abbiamo ricevuto alcun certificato medico – ha ribattuto però ieri l’azienda – e dunque ci opporremo alla sentenza per ribadire la legittimità del licenziamento».
La versione per il sindacato è differente. Il lavoratore avrebbe fatto pervenire a Contarina tramite fax e nei tempi corretti la documentazione e l’azienda, dopo aver risposto in un primo tempo di non averla ottenuta, in seguito avrebbe rettificato la posizione sostenendo che la procedura con cui la comunicazione è avvenuta non fosse corretta.
Contratto di lavoro ripristinato, comunque, almeno per il momento, assieme al risarcimento di danni e spese legali. «Non si può licenziare un lavoratore con questa facilità – interviene il segretario amministrativo regionale di Fit Cisl del Veneto, Maurizio Fonti - senza tenere conto delle conseguenze negative che si abbattono su una famiglia che si ritrova improvvisamente senza reddito. Più volte abbiamo sensibilizzato l’azienda su questo argomento e auspichiamo d’ora in avanti una maggiore cautela prima di procedere con un licenziamento».
In questa direzione va un accordo integrativo sottoscritto in Contarina, sollecitato da un recente incontro in Prefettura date le reali possibilità di sciopero dovute al lievitare di più motivi di tensione, sul tema di malattie prolungate e inidoneità. Nell’intesa, al fine di evitare rischi di licenziamenti in automatico, è previsto un maggiore coinvolgimento del sindacato e l’obbligo di comunicare al dipendente assente per motivi di salute, un mese prima della scadenza, l’avvicinarsi del termine ultimo entro il quale il contratto nazionale di categoria garantisce il mantenimento del posto di lavoro.
Un ultimo fronte, infine, contrappone la Cisl alla utility di Spresiano ed è quello del trasferimento di una decina di dipendenti in età avanzata, e alcuni dei quali portatori di limiti fisici, dalla raccolta dei rifiuti alla cura del verde pubblico del Comune di Treviso. Il contratto fra l’amministrazione cittadina di Ca’ Sugana e Contarina scadrà la prossima estate ed il sindacato teme che, con esso, possa cessare anche il rapporto con i dipendenti «per sostituirli con operatori giovani e con costi minori».
Una scelta effettuata «senza alcun confronto con le organizzazioni dei lavoratori – ricorda la Cisl - che è costata a Contarina una denuncia per attività antisindacale da parte della Fit Cisl la cui discussione è fissata per il prossimo 26 aprile».
La leva Attestazio ni di malattia spedite via fax e nei tempi, dice il sindacato sul caso