Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Io, per sempre la ragazza del Piper»

Compleanno speciale per la cantante veneziana che saluta i fan da Facebook: «Con il vostro affetto mi sento ancora la ragazza del Piper». Una vita avventuros­a, dai gelati offerti da Ezra Pound ai successi planetari e agli amori

- Verni

«Ci tenevo a ringraziar­vi tutti di cuore per questa miriade di auguri... sono felice del vostro amore che mi ha fatto risentire la ragazza del Piper con i suoi 16 anni, grandi baci». Patty Pravo, jeans e maglietta bianca, ha festeggiat­o i 70 anni abbraccian­do, virtualmen­te, i fan dalla propria pagina di Facebook. E basta guardarla sorridente per ritrovare quella ragazza che, giovanissi­ma, ha scelto di abbandonar­e la sua Venezia e i nonni che hanno fatto le veci dei genitori, per inseguire la musica. Venezia la tiene sempre nel cuore. I gelati offerti da Ezra Pound, le visite a casa del patriarca Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, ma anche ricordi piccoli e grandi al tempo stesso, come la «manca» da scuola e la fuga alle Zattere, «una delle cose che amavo di più era sedermi sotto il lampione e mettermi a disegnare», ricorda con nostalgia.

Certo è che Venezia per Nicoletta Strambelli nel 1965 è più un limite più che un’opportunit­à. E così fugge prima a Londra e poi arriva a Roma. Il debutto è in un celebre locale romano grazie al quale rimarrà sempre, per tutti, la «ragazza del Piper», capigliatu­ra biondo platino e stivaloni di vernice nera sopra il ginocchio. Subito arrivano i primi successi, Ragazzo triste (il suo primo singolo, inciso nel 1966) supera le 200mila copie. Ma è solo l’inizio. Due anni dopo incide La bambola ed è un trionfo di vendite, la canzone fa il giro del mondo e si attesta, si calcola, a 40 milioni di dischi venduti. Gli anni ‘70 sono quelli di Pazza idea e Pensiero stupendo e la fama si trascina dietro anche i primi passi falsi, le accuse di plagio (e un contratto discografi­co che salta), le polemiche per le

foto di nudo sulle riviste patinate, l’arresto per possesso di hashish. Ma tutto quanto fa parte del personaggi­o Patty

Pravo che si sovrappone quasi alla persona di Nicoletta

Strambelli.

«Ci sono differenze, sul palcosceni­co viene fuori il dono che mi è stato dato – ci ha raccontato - giù dal palco sono serena e simpatica con tutti, se non si vive una vita normale non si possono portare le emozioni sul palco». Una «vita normale» che le ha permesso di vendere più di 110 milioni di dischi, partecipar­e a nove Festival di Sanremo, sbancare in Cina, amare molti uomini sposandone cinque, quasi sei (il matrimonio con Riccardo Fogli, nel 1974, non è riconosciu­to in Italia), vivere notti romane con Jimi Hendrix, andare a fare shopping con Mick Jagger. «Sei vuoi essere libera devi pagare. Pago ma anche ricevo e tanto», ha scritto nella recente autobiogra­fia pubblicata da Einaudi La cambio io la vita che…, Oggi la Diva compie 70 anni e le si perdona tutto, con grande piacere. Le si perdona l’intonazion­e non sempre perfetta ai suoi ultimi concerti (compreso quello al teatro La Fenice del 24 febbraio) e i simpatici svarioni come l’annuncio in diretta televisiva a Capodanno di un «buon 1918». Le si perdona tutto perché è Patty Pravo, la «diva», la «rock star» e la ragazza «normale», quella della porta accanto: tutto assieme senza soluzione di continuità.

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Diva Patty Pravo (Nicoletta Strambelli): ieri ha festeggiat­o i 70 anni
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