Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Manager per la disabilità, lo scontro è servito Accuse dal centrosinistra per la proposta di Conte: «Idea nostra». «No, copiate voi»
TREVISO Il primo scontro fra centrosinistra e centrodestra è sul sociale, sull’assistenza alla disabilità. L’idea di Mario Conte, candidato sindaco leghista, è la figura del disability manager, un soggetto che interviene per accelerare i percorsi burocratici, facilitare l’accessibilità, studiare soluzioni per rendere anche le storiche mura percorribili da chi deambula con fatica.
La proposta però è stata pesantemente criticata dalla maggioranza uscente. Il presidente della commissione sociale Roberto Pizzolato (Pd, da sempre attivo nell’associazionismo per i diritti delle persone con disabilità) accusa: «Sarebbe stato meglio non applaudire i tagli fatti dalla Lega in Regione dal 2015, rompendo l’integrazione sociosanitaria che ha fatto aumentare le rette per le famiglie. Perfino i sindaci leghisti avevano contestato queste scelte scellerate, Conte invece dimostra di non rispondere alle domande dei trevigiani più fragili».
L’assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan rivela che anche Ca’ Sugana stava pensando di inserire la stessa professionalità, che è al vaglio degli uffici: «Appena arrivati in Comune la prima cosa che abbiamo fatto è stata il piano di abbattimento delle barriere architettoniche per progettare una città più accessibile, con chilometri di percorsi dalla stazione alle piazze e al Museo Bailo». Polemica servita: «Governano da cinque anni e copiano un’idea nostra dicendo che ci stavano già pensando, farebbe quasi ridere – ribatte Conte -. La giunta Manildo aveva decurtato le risorse per i bisognosi, salvo reintegrarle dopo le critiche dell’opposizione».